Ammortizzatori sociali inadeguati e misure di sostegno al reddito minimo assenti. Sono le anomalie del welfare segnalate dal Rapporto sullo Stato sociale del 2010 presentato questa mattina nel corso di un convegno all’Università La Sapienza di Roma. ”Come risultato di una copertura frammentaria che lascia scoperte le figure lavorative più a rischio – si legge nel rapporto – attualmente solo un terzo dei disoccupati beneficia di trattamenti”.
“Nel 2009, anzichè puntare ad una riforma del sistema in vigore”, rileva il dossier, “si è proceduto ad un suo adeguamento e all’introduzione d’interventi integrativi privati da parte degli enti bilaterali i quali, peraltro, sollevano dubbi di incostituzionalità poiche’ ad essi viene assegnata una funzione di tipo generale, ma lasciano scoperti i lavoratori le cui aziende non aderiscono agli enti bilaterali. L’introduzione di un trattamento di disoccupazione per i lavoratori parasubordinati è comunque limitato al 20% del reddito percepito”.
La spesa complessiva per gli ammortizzatori sociali è salita nel 2008 da 10,6 a 12,5 miliardi di Euro. “Pur cogliendo gli effetti dell’allargamento della copertura introdotto dal Protocollo sul Welfare del 2007”, non risente ancora “degli effetti occupazionali della crisi che si sono verificati in misura maggiore nel 2009”. Il Rapporto sullo Stato sociale registra un aumento elevato per i prepensionamenti, “che erano progressivamente calati fino al 2005”. La spesa è successivamente cresciuta “di ben cinque volte, fino a raggiungere la cifra di 1,44 miliardi di Euro nel 2008”.
Dal sito www.conquistedellavoro.it