I lavoratori e le lavoratrici del Gruppo Holcim Italia con stabilimenti a Merone (CO), a Ternate (VA) e a Morano Po (AL), congiuntamente alle realtà produttive della Holcim Aggregati e Calcestruzzi, riuniti nelle varie assemblee sindacali tenutesi hanno approvato a stragrande maggioranza l’accordo di riorganizzazione sottoscritto tra la direzione della multinazionale del cemento e le OO.SS Regionali, Territoriali e RSU di Filca, Fillea e Feneal
“L’accordo sindacale, raggiunto dopo ben quattro mesi di intense trattative – dichiara Marco Boveri, segretario rgionale della Filca – è stato magistralmente accompagnato da numerose ed efficaci lotte e rivendicazioni dei lavoratori e delle lavoratrici di tutti gli stabilimenti, consentendo in questo modo un alta e significativa intesa che accompagnerà la pesante ristrutturazione del Gruppo Holcim Italia Dopo un lungo lavoro di mediazione abbiamo concordato il miglior accordo possibile, partendo dall’annuncio dell’Azienda del 11 gennaio scorso, in cui la direzione Italiana di Holcim annunciò ben 180 esuberi. Oggi, in accordo con le parti sindacali, Holcim continuerà a garantire la sua presenza strategica e la sua attività in Italia. Inoltre, investirà circa 12 ml di euro negli impianti produttivi nel biennio 2013-2014. Ed infine continuerà a procurarsi la materia prima per realizzare il cemento dalle cave già in essere, compreso quella del monte Cornizzolo (LC) che sarà disponibile in futuro e su richiesta delle necessità del mercato, oggi sostanzialmente fermo a causa della massiccia crisi economica e finanziaria che investe tutto il settore edile” così il segretario regionale Boveri spiegando il lavoro sindacale unitario a tutela dell’occupazione e della produzione.
ACCORDO CON HOLCIM SPA
ACCORDO CON HOLCIM AGGREGATI CALCESTRUZZI SRL
Le intese saranno ratificate in sede ministeriale presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Tuttavia per tutti i siti, a partire dal 1 Settembre 2013 decorreranno le varie CIGS. Infatti, l’accordo prevede il ricorso alla CIGS per ventiquattro mesi, per cessazione di attività per il sito di Morano Po e con un esubero dichiarato dall’azienda di 5 unità. Il ricorso alla CIGS per parziale cessazione di attività per il sito di Merone, per altrettanti ventiquattro mesi e con un esubero dichiarato dall’azienda di 112 unità. Infine il ricorso alla CIGS per crisi aziendale per il sito di Ternate, per dodici mesi, con un esubero dichiarato dall’azienda di 6 unità.
Per la Holcim Aggregati e Calcestruzzi, con un esubero dichiarato dall’azienda di 20 unità, si farà ricorso alla CIGS per crisi aziendale, per dodici mesi. Insomma, possiamo dire che la contrattazione sindacale di questi mesi ha ridotto gli esuberi inizialmente dichiarati, di ben 37 unità, prevedendo inoltre nell’accordo un confronto e un’analisi di fattibilità per il ricorso ai Contratti di Solidarietà nei siti produttivi, come nella sede centrale, al fine di salvaguardare altri posti di lavoro”.
Marco Boveri prosegue in merito all’organizzazione del lavoro, sottolineando alcuni dei passaggi più salienti dell’accordo unitario: “Per quanto riguarda l’organizzazione del lavoro, è prevista la riduzione dei lavori affidati a imprese terze, la riduzioni delle consulenze, una squadra unica di manutenzione e un monitoraggio mensile per confrontarsi sull’andamento del processo di riorganizzazione. Proseguendo sulle intese in base all’accordo, si è pure convenuto: la possibilità di ricollocazione dei lavoratori all’interno del Gruppo Holcim, sia in Italia che all’estero (per i lavoratori disponibili); il distacco dalla CIGS per opportunità lavorative; la formazione e riqualificazione per attivare le politiche attive previste dalle doti regionali e un sevizio di continuità professionale.
Da segnalare con forza anche le innovative intese sugli incentivi agli esodi volontari e sul welfare integrativo realizzate: particolare attenzione ai lavoratori che approdano alla pensione, attraverso la mobilità, con un incentivo all’esodo che copre la differenza tra l’indennità di mobilità e il trattamento di pensione del lavoratore e un incentivo all’esodo di 45.000 euro per i lavoratori che si dimettono o che non si oppongono alla collocazione in Mobilità.
Inoltre: ai lavoratori che superano i tre mesi di permanenza in CIGS avranno diritto ad un integrazione mensile di 400,00 euro e un sostegno al reddito per le spese sanitarie e scolastiche del loro nucleo famigliare di 1.500,00 euro annui. “Vogliamo ribadire che questo accordo è stato possibile grazie all’unità e compattezza delle lotte dei lavoratori, oltre dalla capacità professionale, dialogica e di tenuta unitaria nella negoziazione delle OO.SS., costituendo il punto di sintesi e di equilibrio più alto possibile tra le parti e determinando una prospettiva positiva nel breve-medio periodo dell’attività di Holcim (che è presente anche nelle provincie di Bergamo e Milano.
Conclude Boveri, ringraziando tutti i lavoratori, gli iscritti ai Sindacati, ai delegati e alle RSU che hanno creduto e lottato insieme, condividendone gli obiettivi indicati e poi raggiunti. Questo accordo che “nei prossimi giorni le parti sociali firmeranno con la direzione italiana di Holcim, comprenderà ovviamente anche il rispetto del precedente accordo del 12 gennaio 2012, di tutela ambientale e sociale dell’attività di escavazione nel Monte Cornizzolo (LC)”.