C’è la storia di Maria – nome di fantasia, naturalmente – vessata da un marito alcolista e violento, e quella delle tante donne, vittime della crisi, che hanno contattato l’associazione Speranzaallavoro per chiedere aiuto per sé, per i propri mariti, per i propri figli. Perché la crisi del lavoro e i problemi economici, sempre più spesso, trascinano giù tutto in un tunnel che appare senza uscita: famiglia, relazioni, matrimoni. Sono alcune delle storie emerse all’Istituto professionale Montagna di Vicenza nel corso del convegno sulla violenza domestica organizzato dalla Cisl del Veneto in occasione della giornata internazionale per la eliminazione della violenza contro le donne.
“Per parlare della violenza contro le donne – ha spiegato Franca Porto, segretaria generale della Cisl del Veneto – abbiamo scelto una delle comunità educative per eccellenza: la scuola. Famiglia e scuola, ma anche lo stesso sindacato, sono luoghi di educazione e di crescita, e il flagello della violenza contro le donne si risolve soprattutto proprio con l’educazione al rispetto, fin dalla minore età”.
“Sono convinto che il sindacato – ha affermato Domenico Pesenti, segretario generale della Filca Cisl, intervenuto al convegno – si debba occupare non solo delle illegalità del mondo del lavoro, ma anche e soprattutto della persona nel suo complesso. Il sindacato deve lavorare per ridare speranza nel futuro di tutta la comunità. La violenza sulle donne rende l’idea di come ci sia una sottovalutazione delle parità dei diritti fra le persone”.
Roberto Padrini dell’Osservatorio Nazionale sulla violenza domestica, Cira De Marco, segretaria del Siulp, sindacato della Polizia di Stato, Elisa Lagni della Fnp Cisl di Vicenza e Caterina Gaggio, coordinatrice donne Cisl del Veneto, hanno contribuito a focalizzare l’attenzione della platea, composta anche da molti studenti, sulla violenza domestica. La casa e la famiglia sono infatti i luoghi dove avvengono la maggior parte degli abusi, delle aggressioni e delle minacce nei confronti delle donne da parte dei loro partner. “Ma violenza – ha aggiunto Nicola De Carlo, docente di Psicologia del lavoro all’Università di Padova e presidente del Comitato scientifico di Speranzaallavoro, l’associazione fondata dai familiari delle vittime della crisi assieme a Filca e Adiconsum – è anche che le donne facciano fatica a trovare lavoro o che vengano pagate meno degli uomini”.
