Vibo Valentia
Due bossoli di pistola. È il nuovo, inquietante “messaggio” della criminalità calabrese, dopo gli episodi nei cantieri della Salerno-Reggio Calabria. La busta contenente i bossoli è stata trovata da Luciano Belmonte, segretario generale della Filca-Cisl di Vibo Valentia. Era attaccata alla maniglia della scuola “Bruzzano” della città, interessata da circa un mese da lavori di ristrutturazione. “Ero andato a trovare gli undici operai impegnati nei lavori – racconta l’esponente della Filca – il cantiere era chiuso ed ho trovato questa busta nella quale erano ben evidenti i bossoli di pistola. Ho chiamato immediatamente i carabinieri per i rilievi, oramai i casi di minacce ed intimidazioni sono all’ordine del giorno”. I lavori per la ristrutturazione della scuola (un milione e 300mila euro) sono stati appaltati dal Comune di Vibo Valentia con finanziamento del Fondo europeo. L’impresa edile impegnata nei lavori è la “Ica”, un’associazione temporanea di imprese con sede legale nel salernitano. L’episodio segue di pochi giorni gli attentati all’ex presidente dell’Ance provinciale (Associazione Nazionale Costruttori Edili) ed al sindaco di Arena. “È un’emergenza nell’emergenza – spiega Enzo Pelle, segretario generale della Filca calabrese – che ci obbliga ad una maggiore attenzione soprattutto nei lavori pubblici e nelle grandi opere. Ogni giorno ci sono imprese costrette ad abbandonare i cantieri, soprattutto i piccoli subappaltatori. Ma così si fa il gioco della criminalità. Ritengo che si debba intervenire su più fronti – sottolinea Pelle – e quindi non solo con la repressione, ma anche con la sensibilizzazione delle coscienze, missione nella quale il sindacato può svolgere, e di fatto già lo fa, un ruolo molto importante. Bisogna proteggere gli imprenditori che si ribellano al racket, è necessaria un’azione congiunta delle parti sociali. Lo Stato e la Regione, dal canto loro – conclude il numero uno della Filca Calabria – devono mettere in atto tutte le condizioni per lo sviluppo, e penso ad azioni come l’anagrafe tributaria. Senza occupazione, senza infrastrutture e quindi senza sviluppo questa regione non cambierà mai”.
Vanni Petrelli