Via libera dal parlamento europeo all’Autorità europea del lavoro (ELA – European Labour Authority). Si tratta di un istituto nato per facilitare l’accesso alla protezione sociale per tutti i lavoratori dipendenti e autonomi, agevolare la mobilità e reprimere gli abusi alle regole sulla libera circolazione. Un passo avanti significativo per il raggiungimento degli obiettivi del Pilastro europeo dei diritti sociali, soprattutto se si considera che durante gli ultimi dieci anni il numero di cittadini europei che si sono spostati per vivere o lavorare in un altro Paese membro è quasi raddoppiato, raggiungendo i 17milioni di persone nel 2017, dei quali il 40% lavoratori edili. Tra gli obiettivi che l’Autorità si prefigge ci sono l’aiuto a individui, imprese e amministrazioni nazionali a trovare le informazioni circa i posti di lavoro, gli apprendistati, i programmi di mobilità, i corsi di formazione. Saranno anche fornite indicazioni sui diritti e sugli obblighi connessi alla possibilità di vivere, lavorare od operare in un altro Stato membro.
C’è inoltre il sostegno alla cooperazione tra Autorità nazionali in situazioni transfrontaliere, per garantire che le norme Ue in materia di mobilità e il coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale siano seguite in tutti gli Stati membri. L’Ela dovrà anche mediare e facilitare la ricerca di soluzioni in caso di dispute tra diversi Stati, un’azione che dovrebbe contribuire ad abbattere le differenze di trattamento lavorativo nei diversi Paesi. Particolare attenzione è data anche ai lavoratori autonomi, un settore che, secondo la Commissione, merita più considerazione da parte delle politiche sul lavoro. Le azioni saranno volte in particolare ad assicurare un accesso equo ai sistemi sociali, a facilitare il trasferimento dei contributi versati alla previdenza, a prevedere un sistema più trasparente per quanto riguarda le informazioni circa il sistema sociale dei lavoratori autonomi e i loro obblighi. L’Autorità sarà decentralizzata e inizierà a lavorare nel 2019.
Positivo il commento della Filca-Cisl: “Siamo favorevoli da molti anni alla costituzione di un’Ela indipendente – dichiarano dalla categoria, insieme alla federazione europea delle costruzioni, Efbww – e riteniamo fondamentale che l’Ela disponga di competenze e risorse ad ampio raggio efficaci ed efficienti per affrontare in modo specifico gli abusi e le frodi transnazionali. È però importante che l’Ela tenga conto delle principali differenze tra i settori, nel senso che in ogni settore devono essere previste misure ed azioni ad-hoc, e dovrà inoltre sviluppare un sistema centrale informatico anonimo di segnalazione per gli informatori. Infine – concludono Filca ed Efbww – è indispensabile un’efficace cooperazione e il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali e dei datori di lavoro nazionali competenti e dei loro organi congiunti insieme alle autorità nazionali per ciò che riguarda eventuali ispezioni transfrontaliere”.
La neo-costituita autorità avrà sede a Bratislava (Slovacchia), che ha superato la concorrenza di Riga (Lettonia), Nicosia (Cipro) e Sofia (Bulgaria). Diverrà operativa entro la fine dell’anno in corso, mentre il funzionamento a pieno regime è previsto entro il 2024.