Filca Fillea Feneal: lotta a lavoro nero e precarizzazione. Chiesto aumento di 90 euro
SEMAFORO verde da parte dei sindacati degli edili, Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil che ieri a Roma hanno approvato la piattaforma per il rinnovo del Contratto nazionale di categoria. L’ipotesi di piattaforma dovrà ora essere sottoposta al parere di lavoratori e quadro dirigente delle Federazioni. Il contratto, che scade il 31 dicembre 2003 (sia parte economica che normativa), interessa complessivamente in Italia un milione e 200 mila addetti, circa 300 mila imprese tra industriali, cooperative ed artigiane, per un fatturato annuo di circa 112.411 milioni di euro. Il settore dell’edilizia sta vivendo, dal 1999, una fase di forte crescita, sia nel settore delle Opere pubbliche che in quello privato, eppure nell’attuale contesto positivo sono da condividere le preoccupazioni che le parti sociali hanno manifestato a più riprese. E’ necessario, dunque, scongiurare gli scenari di crisi che si potrebbero presentare se non si procedesse a coniugare l’impegno del Governo a rilanciare le Opere pubbliche, mediante una coerente ed effettiva disponibilità di risorse nel Bilancio dello Stato. Si tratta di un contratto per un settore in cui la media di addetti per impresa è di quattro lavoratori e la presenza di lavoro irregolare molto diffusa. Fillea, Filca e Feneal hanno scelto di porre al centro della piattaforma la lotta al lavoro nero e alla precarizzazione, avanzando proposte nel campo del mercato del lavoro e della formazione professionale. Le proposte puntano ad incentivare politiche di sistema ed introdurre, nel processo produttivo, elementi di qualità, sostenendo l’efficacia del sistema bilaterale del settore. “Chiediamo – ha dichiarato Domenico Pesenti, segretario generale Filca Cisl – siano colte le tensioni salariali del mercato del lavoro locale, in quest’ottica il secondo livello assume particolare importanza. Altro fronte prioritario è quello della sicurezza e della tutela complessiva del lavoratore che va realizzata rafforzando la formazione attraverso l’estensione della figura del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza sul territorio (Rlst) che può operare in tutti i piccoli cantieri. Infine – ha concluso Pesenti – ci preme la valorizzazione e la rivalutazione, attraverso gli enti bilaterali, di tutto il settore e delle diverse professionalità”. Per quanto riguarda l’aspetto salariale, tenendo anche conto dell’articolazione contrattuale su due livelli, quello nazionale e territoriale, la richiesta di aumento è di 90 euro mensili. Con questa piattaforma i sindacati lanciano quasi una sfida alle Associazioni imprenditoriali, invitandole a trovare soluzioni che consentano di dare maggiore strutturalità al sistema delle imprese attraverso regole trasparenti. Altro obiettivo è quello di migliore le condizioni di lavoro ed ottenere un migliore riconoscimento salariale in base alle professionalità dei lavoratori, tenendo presente che la piattaforma pone come punto prioritario la rivisitazione del sistema degli inquadramenti. Una parte dell’accordo riguarda, infine, l’adeguamento della parte normativa conformandola agli obiettivi più generali dello sviluppo produttivo del settore.
Ce. Au.