Accordo raggiunto a Venezia tra i sindacati di categoria FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil e l’Ance per il rinnovo del Contratto Collettivo Provinciale per gli addetti del settore edile industriale, che sarà in vigore dal prossimo 1° settembre e coprirà il biennio 2022/2024. “Il rinnovo – spiegano sindacati e Ance in una nota congiunta – rappresenta un risultato importante per i lavoratori, le imprese e le relazioni sindacali, dal momento che la contrattazione provinciale non veniva rinnovata da oltre dieci anni. Gli oltre 6.000 addetti tra operai e impiegati che lavorano nella provincia di Venezia, potranno contare su precise misure che tengono conto delle peculiarità locali. Tra le novità del contratto, vi è il riconoscimento di un premio variabile legato all’andamento congiunturale del settore (E.V.R.). Inoltre, è stato previsto il graduale adeguamento economico del costo del pasto a carico delle aziende, per calmierare gli aumenti già applicati dalle strutture di ristoro veneziane e che penalizzavano soprattutto i lavoratori impiegati nel centro storico della città. Allo stesso modo è stato innovato l’istituto della trasferta legandola ai tempi di percorrenza per raggiungere i cantieri di lavoro. I Segretari generali Giulio Agnoletto della Feneal Uil, Andrea Grazioso della Filca Cisl e Laura Pastrello della Fillea Cgil e il Presidente di Ance Venezia Giovanni Salmistrari esprimono soddisfazione per i risultati raggiunti con la sottoscrizione del Ccpl, che confermano, il ruolo centrale della Bilateralità nel sostenere la formazione professionale, la prevenzione su Salute e Sicurezza sul lavoro, il contrasto al lavoro irregolare e la regolamentazione degli appalti e subappalti. In un momento di forte crescita come quella attuale è necessario non solo dare risposte economiche a tutti i lavoratori edili, ma anche e soprattutto tenere alto il livello di attenzione sui temi della Prevenzione e Sicurezza sul lavoro e contrastare la diffusione del dumping contrattuale da parte di operatori improvvisati o disinvolti che inquinano il mercato a danno delle imprese serie e strutturate. Con questo contratto si è voluta ribadire l’importanza, la dignità e la qualità del lavoro in edilizia, oggi più che mai settore trainante per l’economia del nostro territorio e potenziale motore per l’occupazione di tanti giovani”.
“Il rinnovo del contratto – sottolinea Grazioso della Filca – avviene in un momento di ripresa del settore dopo più di un decennio di forte crisi soprattutto finanziaria e dopo le conseguenze causate dalla pandemia iniziata nel 2020. Con la sottoscrizione si conferma innanzitutto il ruolo importante della bilateralità nell’affrontare temi importanti quali la sicurezza, la formazione delle maestranze, la regolarità del settore attraverso il rispetto delle norme contrattuali e della legge al fine di contrastare la diffusione del dumping e gli infortuni gravi e mortali, purtroppo ancora diffusi nel nostro settore. Gli oltre 6.000 lavoratori potranno inoltre contare, una volta raggiunti gli obbiettivi previsti dalla contrattazione, su un premio erogato a marzo degli anni 2023/2024 senz’altro utile a integrare la loro retribuzione. Il nostro obbiettivo è continuare a migliorare e dare più qualità al settore”, ha concluso il segretario generale della Filca veneziana.