Venezia, giro di vite per la sicurezza nei cantieri

Venezia, giro di vite per la sicurezza nei cantieri

Venezia
Presentato dal Prefetto il “Programma 2008 per la prevenzione in edilizia”. A breve sarà attivato un numero telefonico presso la Direzione Provinciale del Lavoro per segnalazioni o denunce
Venezia non ci sta e dichiara guerra al lavoro nero e agli infortuni nei cantieri edili. Nei giorni scorsi, infatti, il Prefetto della città lagunare ha presentato il “Programma 2008 per la Prevenzione in Edilizia”, che rende operativo il Protocollo d’Intesa per la Promozione della Sicurezza sul Lavoro nei cantieri edili già sottoscritto in ottobre 2006 da numerosi soggetti tra i quali organizzazioni imprenditoriali, Enti e Istituti di controllo e vigilanza, Camera di Commercio, diversi comuni del territorio e organizzazioni sindacali, tra le quali la Filca-Cisl. “La nostra preoccupazione – sostengono Paolo Bizzotto e Gianni Pasian, rispettivamente segretari generali della Filca Cisl di Venezia e del Veneto Orientale – era che l’Accordo del 2006 non avesse seguito e rimanesse solo una dichiarazione di intenti. Esprimiamo invece la nostra soddisfazione nel constatare che nel Programma 2008 presentato dal Prefetto sono contenuti gli obiettivi che, come Sindacato delle Costruzioni, avevamo individuato e prefissato nella Piattaforma per la Sicurezza. Il Programma – hanno commentato – costituisce un giro di vite necessario di fronte all’increscioso aumento degli incidenti mortali nei cantieri edili. Grazie a questa Intesa partirà presto una campagna di sensibilizzazione con una capillare attività di informazione, formazione ed assistenza per diffondere la cultura della legalità e della sicurezza, e sarà intensificata l’attività di controllo e prevenzione nei cantieri”. Nel 2007 la Direzione Provinciale del Lavoro di Venezia ha controllato 377 cantieri per un totale di 479 aziende. Oltre 300 di queste presentavano irregolarità. Un motivo in più per accelerare la costituzione dell’Osservatorio Provinciale per il monitoraggio dei cantieri presenti nel territorio. “Grazie all’applicazione del Durc, il Documento Unico di Regolarità Contributiva – hanno proseguito Bizzotto e Pasian – il Protocollo avrà il compito di promuovere un sistema di certificazione di qualità delle imprese nelle diverse fasi di progettazione ed esecuzione dei lavori, anche con l’attuazione di una sorta di valutazione a punti indicativa delle irregolarità riscontrate”. Il Protocollo prevede anche l’organizzazione di incontri presso le imprese edili per illustrare i contenuti della 626, il rilancio del ruolo e delle competenze dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza nei cantieri e nel territorio, l’attivazione di un numero diretto presso la Direzione Provinciale del Lavoro per segnalazioni o denunce, la stipula di un accordo tra Ance ed organizzazioni sindacali per l’impiego di 2 ore annue per conferenze di cantiere ed un progetto per la formazione di persone esperte in mediazioni linguistico-culturali, traduzioni ed interpretariato, al fine di un migliore inserimento dei lavoratori immigrati. “Ogni risultato positivo che si aggiunge – hanno concluso i due esponenti della Filca – ogni azione che riuscirà ad evitare un infortunio sul lavoro, è il modo migliore per tenere vivo il ricordo di chi è stato vittima di queste tragedie e per non rendere vano il sacrificio di tante, troppe persone”.

Vanni Petrelli

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