VENETO: SOTTOSCRITTO IL CONTRATTO INTERPROVINCIALE EDILIZIA INDUSTRIA DI PADOVA, TREVISO E VICENZA

VENETO: SOTTOSCRITTO IL CONTRATTO INTERPROVINCIALE EDILIZIA INDUSTRIA DI PADOVA, TREVISO E VICENZA

E’ stato sottoscritto il 4 settembre scorso il contratto interprovinciale edilizia industria di Padova, Treviso, Vicenza, che interessa circa 10 mila addetti. A siglarlo i sindacati di categoria Filca-Cisl, FenealUil, Fillea-Cgil delle tre province e i rappresentanti dell’Ance (per la Filca Gianni Pasian, Marco Potente e Lorenzo D’Amico). “E’ un testo che rappresenta la via da seguire – ha dichiarato Pasian, segretario generale aggiunto della Filca del Veneto – perché consente di ottimizzare e razionalizzare, al contempo però salvaguardando le prestazioni dei lavoratori. L’accordo è importante perché pone le basi per l’attivazione di una previdenza sanitaria integrativa per i lavoratori iscritti alla tre Casse edili, e perché è propedeutico per la creazione di un sistema unico regionale”. 
“L’accordo – osserva Stefano Macale, segretario nazionale della Filca – si caratterizza per aver valorizzato quanto già stabilito con il rinnovo del 1° luglio 2014 in riferimento alla razionalizzazione degli enti bilaterali prevedendo, in particolare, ‘l’unificazione dei requisiti di accesso e di contenuto delle prestazioni e assistenze tra le province’, nonché la ,realizzazione di aree comuni di gestione tecnica ed amministrativa tra gli enti bilaterali delle tre realtà coinvolte e possibilità di ulteriore aggregazione di servizi a livello interprovinciale’. Inoltre, si portano a compimento alcuni degli obiettivi tracciati nella piattaforma di rinnovo 2016-2019, come la creazione di una Commissione Tecnica con il compito di definire modalità di attivazione di forme di previdenza integrativa per gli operai con una regolamentazione cedevole di eventuali accordi che verranno sottoscritti in sede di rinnovo del CCNL, il monitoraggio sui macro capitoli di spesa delle tre Casse Edili interessate dal rinnovo con la prospettiva di una ripartizione che veda la destinazione di 1/3 delle risorse a copertura di prestazioni sanitarie/assistenziali, 1/3 a copertura delle spese del personale ed 1/3 a copertura dei trattamenti integrativi malattia/infortunio”.
“In un momento di grande difficoltà che ci vede impegnati in tutti i luoghi di lavoro per il rinnovo del contratto nazionale – ha concluso Macale – questo accordo è un segnale importante di confronto costruttivo e responsabile per il nostro settore”.
 

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