Siglato importante accordo regionale firmato da Confartigianato Imprese Veneto, CNA Veneto, Casartigiani Veneto e FENEAL UIL, FILCA CISL, FILLEA CGIL del Veneto per aiutare concretamente i lavoratori edili artigiani, le loro famiglie e le imprese a riprendere le attività nei cantieri in piena sicurezza e a sostenere tutte quelle situazioni dove la mancanza di lavoro e di reddito sono state e saranno ancora molto difficili per i lavoratori e le loro famiglie. 1,6 milioni di euro distribuiti in modo paritetico tra sostegno ai lavoratori, loro famiglie e alle imprese per favorire la ripresa lavorativa nei cantieri in sicurezza:
- Nove sussidi per i lavoratori e le famiglie: Tra i vari aiuti, sono previsti, solo per citarne alcuni, un contributo per i lavoratori che hanno figli studenti attraverso un rimborso per far fronte alla didattica on line quale conseguenza dei provvedimenti di sospensione dei servizi educativi nelle scuole; un contributo a sostegno del pagamento dell’affitto per le giovani coppie; un contributo a sostegno della genitorialità per coloro che hanno utilizzato il Congedo Parentale (elenco sussidi).
- Sostegno alle imprese: per facilitare l’ottenimento di nuova liquidità necessaria alla ripresa; per l’applicazione dei protocolli anti contagio per la ripresa in sicurezza; per i costi dei dispositivi sicurezza (mascherine, guanti, occhiali, termometri, ecc.); per la sanificazione degli ambienti o veicoli di lavoro nei casi presenza di persona con caso confermato di Covid-19; alle imprese che hanno usato più intensamente la Cassa Integrazione Covid-19 per salvaguardare i dipendenti nei mesi da marzo a giugno 2020.
- Costituito il Comitato Regionale per l’emergenza COVID nei cantieri edili, previsto dal DPCM 26 Aprile 2020 come punto di riferimento per l’applicazione delle regole anti contagio nei cantieri a beneficio di dipendenti e titolari delle imprese, che valorizza il ruolo del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriale (RLST) e il dialogo con medici del lavoro, coordinatori dei cantieri, autorità di controllo competenti.
Edilcassa Veneto pilastro fondante della condivisione tra associazioni artigiane e organizzazioni sindacali edili del principio di sussidiarietà mutualistica, considera di fatto le oltre 3.500 aziende artigiane venete e i loro 13.500 dipendenti come un’unica grande comunità del lavoro edile che, nel momento del bisogno, sa ritrovarsi unita per decidere le azioni più adeguate, questa volta lo ha fatto per fare fronte all’emergenza Covid-19. Edilcassa Veneto rilascia con questo accordo ulteriori supporti all’artigianato edile perché possa ripartire e non disperdere il patrimonio di professionalità e competenze che lo contraddistingue. Le parti sociali, attraverso la cassa edile dell’artigianato, hanno inoltre destinato 25 mila euro alla protezione civile regionale per sostenere chi sta aiutando il territorio veneto in questo difficile momento.
“L’intesa raggiunta dimostra ancora una volta quanto siano avanzate le relazioni sindacali dell’artigianato edile veneto, capaci di intercettare i bisogni e trovare rapidamente le risposte. Di particolare aiuto saranno le nuove prestazioni di Edilcassa Veneto che facilitano ulteriormente l’accesso al credito, attraverso il sostegno dei costi di istruttoria per le pratiche di garanzia del sistema dei Confidi artigiani ed il potenziamento del supporto a favore di quei datori di lavoro che hanno avuto i loro dipendenti sospesi perché l’attività è stata fermata per decreto” commentano i Presidenti di Confartigianato Imprese Veneto e della sua Federazione Edilizia, Cna Veneto e Casartigiani Veneto Agostino Bonomo, Paolo Bassani, Alessandro Conte e Franco Storer. “Prestazioni –proseguono- a cui si aggiungono quelle di Sani.In.Veneto (il fondo sanitario integrativo regionale), che rimborserà ora anche i costi sostenuti dalle imprese per i dispositivi di protezione individuale da covid-19, mascherine ma non solo, necessari ai dipendenti ma anche ai datori di lavoro artigiani che, al loro fianco, lavorano nei cantieri edili. Abbiamo dato così un forte segnale di vicinanza per i necessari nuovi costi che le imprese del settore dovranno sostenere nell’adottare le misure anti contagio”. E’ stato infine confermato –concludono i Presidenti– il ruolo del CPR (l’organismo paritetico per la sicurezza del settore artigiano edili) all’interno del nuovo comitato regionale per l’emergenza covid-19 introdotto dall’ultimo DPCM del 26 aprile 2020 che aiuterà le imprese e i lavoratori nella corretta attuazione delle misure anti contagio e riprendere a lavorare in sicurezza e a rispondere all’ulteriori esigenze di riorganizzazione delle dinamiche di lavoro in cantiere”.
“Possibilità di organizzare webinar informative nei territori con il contributo della cassa, definizione di linee guida per declinare la corretta applicazione delle fonti di legge in materia, collaborazione con Università ma anche risorse, tramite Edilcassa Veneto, che verranno rilasciate alle imprese impegnate nel pieno rispetto delle regole anticontagio previste, coinvolgimento semplificato dei rappresentanti territoriali dei lavoratori per la sicurezza (RLST) presenti in ogni provincia del Veneto. Sono questi i valori aggiunti che premiano le imprese edili e i loro dipendenti iscritti alla più grande cassa edile artigiana d’Italia – commenta il presidente di Edilcassa Veneto Enrico Maset.
Pienamente convinti degli accordi sottoscritti i Segretari generali di FENEAL UIL, FILCA CISL, FILLEA CGIL del Veneto Pietro De Angelis, Francesco Orrù, Francesco Andrisani. “La pandemia che ha colpito anche la nostra Regione richiede, da parte di tutti i soggetti di rappresentanza, una grande attenzione verso il mondo del lavoro edile, a cui vanno dedicati interventi straordinari e mirati. Ed è ciò che abbiamo fatto con questi accordi che hanno destinato ben 1,6 milioni di euro aggiuntivi al settore edile artigiano, di cui la metà per i lavoratori dipendenti. Interventi a favore dei genitori che hanno utilizzato i congedi parentali per accudire ai figli, contributo per dei costi sostenuti dalle famiglie per l’acquisto di computer, smartphone e tablet destinati ai figli per l’attività scolastica a distanza, ampliamento dei contributi alle famiglie per i costi dell’anno scolastico 2019/2020 di ogni ordine e grado a partire dalla scuola materna fino all’università, un contributo a sostegno del pagamento dell’affitto per le giovani coppie, riconoscimento in via straordinaria di tutti i sussidi della cassa edile che per vari motivi non erano ancora stati assegnati ai lavoratori”. Per i dirigenti veneti del sindacato delle costruzioni “i lavoratori dell’artigianato edile vedono ancor più valorizzata l’adesione alla bilateralità di settore, e precisamente alla Edilcassa Veneto. Ancora una volta, attraverso una buona contrattazione, il sistema delle Relazioni Sindacali edili fondato sulla Bilateralità ha saputo dare una risposta veloce e concreta ai bisogni delle lavoratrici e dei lavoratori. Questo insieme di interventi danno ai 13.500 dipendenti edili iscritti in Edilcassa Veneto, un aiuto economico per far fronte alle perdite reddituali determinate dalle misure di limitazione dell’attività lavorativa necessarie per il contenimento dell’epidemia e pongono l’intero sistema artigiano nelle migliori condizioni per affrontare la Fase 2”.