VENETO: PSICOLOGI E SPERANZAALLAVORO INSIEME PER LE VITTIME DELLA CRISI

VENETO: PSICOLOGI E SPERANZAALLAVORO INSIEME PER LE VITTIME DELLA CRISI

Salvatore Federico (segretario generale Filca Cisl Veneto) e Laura Tamiozzo (Presidente Speranzaallavoro)

Primo incontro gratuito, riduzione del 30% sui successivi, costo massimo suggerito di 50 euro a seduta. Ma soprattutto, una rete di professionisti in grado di valutare clinicamente le situazioni di disagio, di riconoscere le situazioni più gravi e, in tutti i casi, di fornire un concreto aiuto psicologico per riemergere.
Si tratta del primo esempio, a livello regionale, di coinvolgimento diretto di un Ordine professionale, per la creazione di una rete capillare di sostegno e intervento altamente professionalizzato e a prezzi accessibili per i lavoratori, gli imprenditori e i loro familiari, che si rivolgono potranno accedervi rapidamente, rivolgendosi a Speranzaallavoro, l’associazione promossa da Filca Cisl, Adiconsum e familiari delle vittime dell’indifferenza al lavoro presieduta da Laura Tamiozzo.
Grazie al protocollo d’intesa siglato, l’Ordine degli Psicologi del Veneto s’impegna ad informare gli psicologi iscritti all’Albo e a richiederne l’adesione volontaria, a fornire prestazioni psicologiche a favore di coloro che si rivolgono a Speranzaallavoro, ed ai loro familiari, praticando tariffe scontatestabilendo un tariffario massimo consigliato, grazie al quale sarà possibile avvalersi di prestazioni di supporto psicologico in tutta la regione del Veneto in regime di , in particolare: primo incontro gratuità gratuitoper il primo incontro; ed usufruendo della disponibilità dello psicologo al secondo incontro pure gratuito;, mentre per le prestazioni successive si pattuisce una riduzione del 30% rispetto alla normale tariffa praticata dal professionista, con suggerimento il suggerimento di non superare l’importo di euro 50 euro per prestazione.
Oltre ad un tariffario professionale calmierato per coloro che si avvarranno dei servizi garantiti dal protocollo d’intesa fra l’Ordine e l’associazione, l’iniziativa assolve all’esigenza di rispondere in modo organico e coordinato alla domanda di supporto psicologico, attraverso una rete di Psicologi capillarmente diffusa su tutto il territorio regionale (quasi ottomila psicologi in Veneto) e non più solo attraverso iniziative sporadiche ed “a macchia di leopardo”.
“L’Ordine degli Psicologi conferma tutto il proprio impegno nel concretizzare la funzione sociale precipua dello psicologo a favore del tessuto sociale del proprio territorio di riferimento – ha commentato il dott. Marco Nicolussi, presidente dell’Ordine Veneto – assumendosi l’onere di dare vita in Veneto, insieme a Speranzaallavoro, ad una rete di Psicologi professionisti rivolta espressamente al supporto delle persone in difficoltà a causa della crisi economica. Ciò permetterà di aiutare quanti stanno attraversando un periodo nero, fornendo loro interlocutori altamente preparati ed in grado di valutare caso per caso gli interventi più opportuni per uscire dall’impasse che si viene a creare quando mutano le prospettive della propria vita lavorativa e non solo. I meccanismi psicologici che si innescano in questi casi possono essere molto diversi fra loro; per questo è necessario l’intervento di un professionista competente e preparato come lo psicologo, esperto in grado di valutare con attenzione aspetti personali e contesto psicosociale e di fornire le risposte più adeguate per il benessere delle persone.
Parte integrante dell’accordo è la necessità di dare celermente a questa iniziativa la maggior visibilità possibile, informandone e coinvolgendovi anche le categorie e le associazioni professionali e sindacali, come abbiamo iniziato e continueremo a fare, considerando soprattutto l’importanza di coordinarsi con la recente attivazione del servizio “inOltre”, istituito dalla Regione Veneto, e gestito da psicologi del servizio sanitario regionale”.
“L’associazione Speranzaallavoro è nata con l’obiettivo di rompere il silenzio e la solitudine in cui sono immerse tante vittime dell’indifferenza verso il lavoro – afferma Laura Tamiozzo, presidente dell’associazione -. Attraverso questa convenzione nessuno si dovrà più sentire solo: tutelare le imprese e i lavoratori significa innanzitutto tutelare le persone e la struttura sociale che essi esprimono, e per questo va creata una rete di riferimenti e di opportunità di sostegno e affiancamento alle situazioni di difficoltà”.
“Si tratta di un ulteriore tassello – afferma Salvatore Federico, segretario generale della Filca Cisl del Veneto e promotore dell’associazione – della rete della solidarietà che Speranzaallavoro sta costruendo attorno al mondo del lavoro. La crisi sta facendo aumentare notevolmente il disagio psicosociale, così come le dipendenze da droga, alcol e gioco e la depressione. Speranzaallavoro, in poco più di tre mesi, ha raccolto più di 500 contatti, con una media di 5 contatti al giorno di lavoratori licenziati, imprenditori sull’orlo del fallimento perché non riescono a riscuotere i crediti e, più in generale, di persone che in questo momento di grande fragilità hanno bisogno di sostegno”.
Per il dott. Nicola Michieletto, coordinatore della Commissione Sanità dell’Ordine degli Psicologi del Veneto, “ L’iniziativa segue altri esempi in Italia che vedono un Ordine degli Psicologi mettere i propri iscritti direttamente a disposizione della popolazione. In un periodo caratterizzato dall’incertezza lavorative ed economica, crediamo con questo di fare il nostro preciso dovere di cittadini oltre che di professionisti al servizio della comunità”.
Concretamente, grazie al protocollo d’intesa siglato con l’Ordine degli Psicologi del Veneto, chi si rivolge all’associazione potrà, se ritenuto opportuno, intraprendere anche un percorso psicoterapeutico a costi accessibili. Il passo successivo sarà quello di far entrare questo tipo di convenzione all’interno della contrattazione aziendale di secondo livello, alla stregua di quanto accade già da tempo con i fondi sanitari. “Sarebbe un passo fondamentale – sottolinea Federico – sul fronte della prevenzione del disagio, per costruire assieme benessere sociale e familiare”.
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