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VALCAMONICA, LAVORATORE MUORE SCHIACCIATO DA UN MASSO

VALCAMONICA, LAVORATORE MUORE SCHIACCIATO DA UN MASSO

Di seguito un comunicato stampa unitario di Cgil, Cisl, Uil di Valcamonica-Sebino, unitamente ai sindacati degli edili Feneal, Filca, Fillea e metalmeccanici Fim, Fiom e Uilm, su un incidente mortale avvenuto nella ditta Riva Acciai di Sellero. 

Le segreterie confederali di Cgil Cisl e Uil Vallecamonica Sebino unitamente alle categoria degli edili Fillea Filca e Feneal, e dei metalmeccanici Fim, Fiom e Uilm, esprimono le loro condoglianze e la vicinanza alla famiglia di Giandomenico Feriti, di anni 55, dipendente della ditta Semat Spa di Artogne (BS), che ha perso tragicamente la vita nell’ennesimo infortunio sul lavoro, all’interno della ditta Riva Acciai di Sellero. Il lavoratore era impegnato in operazioni di tipo edile quando, per cause in corso di accertamento, è stato travolto e schiacciato da un masso. Con la tragica morte di Giandomenico Feriti si allunga, nonostante la crisi, il rallentamento dell’economia e l’aumento della disoccupazione, la serie di infortuni mortali sul lavoro. Ancora una volta abbiamo tutti di che riflettere quando una vita viene stroncata nell’adempimento del proprio dovere. Non dobbiamo rassegnarci a questi tristi eventi e tanto meno considerarli tragiche fatalità. Non ci sono parole che abbiano significato alcuno di fronte a questo ennesimo caduto sul lavoro. Il lavoro deve essere fonte di aggregazione, di crescita sociale, di reddito, di realizzazione personale e della famiglia, di speranza e soprattutto di vita; non si può continuare in modo rassegnato a subire infortunio su infortunio, vittima su vittima, dolore su dolore. Non esistono giustificazioni per eludere le responsabilità che generano quelli che, in modo assolutamente improprio, sono definiti incidenti sul lavoro. Ci sono ancora troppi luoghi dove tali fatti vengono interpretati come disgrazia, quasi a voler prendere atto della normalità di un costo umano e sociale da rendicontare poiché inevitabile.
Serve uno sforzo da parte di tutti, una vigilanza maggiore, e, ancora di più, serve la maturazione di una vera cultura della sicurezza che coinvolga tutti. La sicurezza sul lavoro non può essere considerata un costo, ma deve essere considerata un investimento volto a tutelare la vita e la salute dei Lavoratori. Ci stringiamo in un abbraccio ideale e solidale con la famiglia, gli amici, i colleghi e tutti quelli che conoscevano Giandomenico Feriti.

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