UOVA, FUMOGENI E VERNICE ROSSA CONTRO LA SEDE DELLA CISL NAZIONALE

UOVA, FUMOGENI E VERNICE ROSSA CONTRO LA SEDE DELLA CISL NAZIONALE

Attivisti di Action lanciano uova contro sede CISL - Foto da Corriere.it
Attivisti di Action lanciano uova contro sede CISL – Foto da Corriere.it

Ancora un grave episodio di intolleranza verso la Cisl. Venti sedicenti manifestanti di “Action diritti in movimento” hanno inscenato una protesta nella tarda mattinata di mercoledì 6 ottobre davanti alla sede nazionale della Confederazione, in via Po a Roma. Volantini contro Cisl e Uil (definite una “casta distante dai problemi quotidiani”) sono stati lanciati sulle scale che precedono l’ingresso della sede al piano terra. L’azione è proseguita con lancio di uova; due fumogeni, uno rosso e uno verde, sono stati accesi davanti all’ingresso e i muri adiacenti all’entrata della sede di via Po sono stati imbrattati con vernice rossa. I manifestanti hanno inizialmente tentato un’irruzione nella sede, ma l’intervento della sicurezza interna che ha bloccato le porte scorrevoli ha evitato il peggio.
E sempre stamattina in provincia di Lecco c’è stata una nuova aggressione ad una sede della Cisl ad opera di militanti della Fiom.  Secondo quanto apprende l’agenzia Ansa, il gesto è avvenuto a Merate (Lecco), dove un gruppo di operai metalmeccanici aderenti ad uno sciopero con presidio, indetto dalla sola Fiom in una fabbrica a poche centinaia di metri dalla sede locale della Cisl, hanno fatto irruzione in quest’ultima con in mano bandiere del sindacato metalmeccanici della Cgil, lanciando insulti e lasciando alcuni volantini negli uffici. Il segretario generale della Cgil della Lombardia Nino Baseotto ha preso le distanze dal gesto definendolo come “un nuovo episodio di intolleranza” e dicendosi “allibito e costernato”.
“Si è trattato di un fatto molto grave – scrive la Cisl in una nota – che si aggiunge ai numerosi attacchi ed aggressioni in corso in questi giorni nei confronti delle nostre sedi sindacali”. La Confederazione di via Po “esorta i suoi iscritti, i suoi militanti e tutta la dirigenza a non farsi intimidire da questi episodi di puro squadrismo organizzato ed invita il mondo politico ed istituzionale, e tutte le espressioni della società civile, a non dare spazio ai provocatori di ogni genere, prendendo le distanze in maniera netta da chi vuole destabilizzare il Paese attraverso questi episodi di squadrismo e di  violenta intolleranza nei confronti di una organizzazione sindacale libera e democratica come la Cisl”.
“Desidero esprimere totale solidarietà alla Cisl per il grave episodio di stamattina, che fa seguito all’indegna e pericolosissima aggressione di un mese fa contro il segretario Bonanni”, scrive in una nota il portavoce del Pdl Daniele Capezzone. “Nell’arcipelago dell’ultrasinistra – dice – ci sono pulsioni e atteggiamenti violenti, che la sinistra democratica ha il dovere di condannare e isolare, rompendo ogni rapporto con chiunque abbia toni incendiari o approcci variamente giustificazionisti”. l’Italia, sostiene Capezzone, “entra in un autunno segnato da un’atmosfera cupa e preoccupante: sta a tutte le persone ragionevoli operare perché‚ le cose prendano una piega migliore”.
Dario Franceschini esprime alla Cisl la solidarietà personale e quella dei deputati del Pd. “Si tratta di gesti inconsulti che vanno prontamente fermati. Il Pd – ricorda Franceschini – ha già chiesto al governo di riferire in aula sull’accaduto. Episodi come questi non vanno mai trascurati e sottovalutati perché‚ segnano un clima di intolleranza nel paese che va subito circoscritta e contrastata”. L’attacco alla sede nazionale della Cisl, afferma Pier Paolo Baretta, “accresce una spirale di intimidazione e di violenza che va immediatamente fermata: chiediamo al ministro dell’interno di riferire in Aula su questo episodio e sull’atteggiamento che ritiene di adottare per prevenire i rischi di degenerazione sociale”.
“Il blitz contro la sede nazionale della Cisl e l’episodio di Merate sono di una gravità assoluta e non devono in alcun modo essere sottovalutati”, sottolinea Sergio D’Antoni. “La spirale di intolleranza e violenza contro la libera attività di un grande sindacato è ormai sotto gli occhi di tutti e deve essere assolutamente interrotta. Chiunque abbia responsabilità politiche, sociali e istituzionali, è chiamato a questo punto a dare un contributo reale al superamento di questo inaccettabile e pericoloso clima”.
A cominciare dal governo, avverte D’Antoni, “che dovrebbe anzitutto spiegare per quale motivo le forze dell’ordine non hanno provveduto a identificare in via Po i venti autori di una azione di chiaro stampo squadrista. Nell’esprimere la massima solidarietà alla Cisl – afferma il vice presidente della commissione Finanze della Camera – rivolgo un appello a tutti coloro che, anche in politica e nel campo sociale  antagonista, hanno la possibilità ora di esprimere la più radicale condanna e di lanciare cosi’ un segnale forte per stigmatizzare i massimalismi e ristabilire le condizioni di un confronto responsabile tra forze democratiche. Non c’è altro tempo da perdere”.

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