Un Cantiere per la Legalità in Veneto. La proposta è stata lanciata dal segretario generale della Filca-Cisl del Veneto Salvatore Federico nell’ambito del convegno “A Casa Nostra. Costruire insieme percorsi di legalità”, organizzato dalla categoria sindacale, che si è tenuto lunedì 28 marzo a Mestre (VE), con relatori il senatore Felice Casson, Pierpaolo Romani, coordinatore di Avviso Pubblico, il giornalista Danilo Guerretta, il segretario regionale del Siulp del Veneto Silvano Filippi, Paolo Acciai, segretario nazionale della Filca.
Mettere in rete le persone che si occupano di legalità, di lotta alle mafie e alla criminalità organizzata per costruire un cordone protettivo intorno ai lavoratori e alle aziende sane e alla società tutta: questo l’obiettivo della Filca. E il percorso si può dire che sia già iniziato con il convegno dell’altro giorno, che ha unito rappresentanti del mondo della politica e delle istituzioni, dei media, dell’associazionismo (presente tra il pubblico anche don Luigi Tellatin, responsabile di Libera nel Veneto), delle forze dell’ordine e del sindacato. Persone che già ogni giorno, ciascuno nel proprio ambito, si occupano di diffondere e far crescere la cultura della legalità. “Sentinelle di legalità” che, se messe assieme in un Cantiere permanente possono vedere moltiplicati i propri sforzi individuali a beneficio della collettività.
Federico, nel suo intervento, ha inoltre chiesto la collaborazione da parte delle associazioni di categoria, di Confindustria in particolare, che ha denunciato spesso, come il sindacato, il pericolo di infiltrazioni delle mafie nell’economia veneta e nel settore edile, uno dei più a rischio. Pericolo reso più acuto dalla crisi economica che ha acutizzato la difficoltà delle imprese di accedere al credito.
«Le associazioni di categoria, al di là delle enunciazioni e delle denunce a parole, devono essere coerenti – ha dichiarato il segretario generale della Filca del Veneto – ed espellere i soci che si sono macchiati di corruzione o altri reati gravi». Tra le altre proposte avanzate dalla Filca, il “cavallo di battaglia” della patente a punti, ma anche un codice etico per gli appalti, che dovrebbe adottare la Regione Veneto.
Per la Filca del Veneto, quello di lunedì, è stata l’ultima tappa di un percorso sul tema della legalità che dura da anni, e che ha visto numerose iniziative come i gemellaggi tra federazioni di diverse regioni del Nord e del Sud per condividere pratiche di legalità.