Il settore europeo delle costruzioni (sindacati e associazioni datoriali dell’industria e delle Pmi) ha accolto con favore la decisione del Parlamento europeo di non introdurre i servizi proposti della “e-card”. Ieri, infatti, il comitato per il mercato interno e la protezione dei consumatori (IMCO) del Parlamento europeo ha respinto la relazione sulla proposta della Commissione europea di introdurre una e-card di servizi, tra le altre cose, anche nel settore delle costruzioni. Tutte le altre commissioni del Parlamento europeo coinvolte avevano già respinto la proposta. La notizia del mancato accoglimento di questa proposta di legge è stata accolta con grande soddisfazione dalle parti sociali, che si sono sempre battute contro il provvedimento.
L’accettazione, da parte della maggioranza dei membri del Parlamento europeo in IMCO, EMPL, JURI, ITRE e ECON, delle argomentazioni e degli avvertimenti del settore delle costruzioni contro le possibili conseguenze negative di questa proposta di legge non deve essere considerata un’opposizione al corretto funzionamento del mercato interno. Al contrario, è un segnale importante che le libertà del mercato interno, la creazione di condizioni di parità, strumenti adeguati per prevenire abusi e frodi e l’applicazione della legge devono andare di pari passo, per essere efficienti e accettabili. Allo stesso tempo, si tratta anche di una chiara indicazione del fatto che tutti gli sforzi per sviluppare e rafforzare questi aspetti del mercato interno dell’UE hanno molte più probabilità di successo se sono stati preparati in stretta collaborazione con tutte le parti interessate rappresentative dei settori industriali interessati.