UE, LA FETBB CHIEDE NORME PRECISE SU RESPONSABILITA’ APPALTATORE

UE, LA FETBB CHIEDE NORME PRECISE SU RESPONSABILITA’ APPALTATORE

Lussemburgo
Il presidente Pesenti: “Necessario colmare una pericolosa lacuna”
Un vero e proprio pressing sulle istituzioni europee per indurle ad emanare una direttiva che stabilisca la responsabilità dell’appaltatore principale è in corso da parte della Federazione europea dei lavoratori edili e del legno, Fetbb. Attualmente sono otto gli stati che hanno regolamentato per via legislativa questo tipo di responsabilità: oltre all’Italia ci sono Belgio, Austria, Finlandia, Paesi Bassi, Spagna, Francia e Germania.
“È necessario colmare una pericolosa lacuna”, spiega Domenico Pesenti, segretario generale della Filca-Cisl e Presidente della Fetbb dallo scorso dicembre. “Urge una soluzione a livello europeo, dal momento che nella catena del subappalto si inseriscono sempre più spesso imprese estere. Dobbiamo far sentire forte la nostra voce e la nostra influenza nelle sedi politiche dove vengono prese le decisioni per poter migliorare le tutele e i diritti dei lavoratori che rappresentiamo”. La Fetbb, che riunisce circa 70 sindacati di 27 nazioni, ha sollevato il problema della responsabilità dell’appaltatore nel corso di un’audizione al Parlamento europeo.
Da cosa nasce l’esigenza di una direttiva ad hoc? “Spesso gli appaltatori principali – spiega Pesenti – utilizzano forme complesse di subappalto per organizzare frodi sociali nei cantieri edili. Mediante costruzioni lunghe e complicate riescono ad entrare nei cantieri, restando però occultati dietro l’autonomia dei subappaltatori. E non è un caso se negli ultimi tempi si assiste ad una vera moltiplicazione dei casi di falsi lavoratori autonomi e di imprese di natura fraudolenta, impiegate in subappalto”. Una direttiva europea in tal senso andrebbe a fare chiarezza in materia: “Noi chiediamo con forza una direttiva che preveda la responsabilità degli appaltatori principali per il pagamento delle retribuzioni, dei contributi previdenziali e degli oneri fiscali da parte dei subappaltatori”. Il fattore-tempo conta molto: ci si augura, infatti, che una soluzione in ambito comunitario, magari con l’emanazione di una proposta, arrivi prima delle elezioni del Parlamento europeo, in programma nel giugno del 2009.
Quello della responsabilità in solido è solo uno dei punti del programma della Fetbb per il quadriennio 2008-2011. La Federazione europea dei lavoratori delle costruzioni e del legno, infatti, sta intervenendo su altri temi quali le politiche sociali con la lotta al lavoro nero, l’immigrazione, la salute e la sicurezza, la formazione e la qualificazione, la responsabilità sociale d’impresa e lo sviluppo sostenibile, tutti argomenti che verranno discussi nel prossimo Comitato esecutivo del 2 e 3 dicembre a Lussemburgo. In quell’occasione verrà anche celebrato il 50esimo anniversario della fondazione della Fetbb.

Vanni Petrelli

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