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TSUNAMI, RACCOLTI OLTRE 2 MILIONI DI EURO FRA I LAVORATORI E LE IMPRESE

TSUNAMI, RACCOLTI OLTRE 2 MILIONI DI EURO FRA I LAVORATORI E LE IMPRESE

E’ stato presentato a Roma il resoconto degli interventi completati con gli oltre 2 milioni di euro  raccolti fra i lavoratori e le imprese, avviata con l’iniziativa congiunta di  Confindustria e Cgil,Cisl, Uil per aiutare le vittime del maremoto che il 26 dicembre 2004 aveva colpito il sud est asiatico.
Il Comitato Tsunami, costituito da Confindustria e Cgil, Cisl, Uil per la gestione delle donazioni, aveva selezionato  quattro progetti affidandone la realizzazione a Iscos, Progetto Sviluppo e Progetto Sud, le tre onlus rispettivamente di Cisl, Cgil e Uil per le attività di cooperazione internazionale, e al Comitato Unicef per l’Italia,  quale realizzatore per conto di Confindustria.
Le risorse raccolte sono state destinate alla ricostruzione di strutture per le comunità locali in aree dello Sri Lanka, ma anche dell’ India, della Thailandia e dell’Indonesia.
Per garantire lo stato di avanzamento dei lavori e la trasparenza nell’uso dei fondi, le convenzioni siglate con ciascun organismo sono state sottoposte a scrupolose modalità di controllo e i rapporti finali dei progetti verificati tramite auditing.
Per questo ci si è avvalsi della collaborazione di un team di esperti già utilizzato dalla  Protezione Civile per seguire l’attuazione degli interventi posti in essere in favore delle popolazioni del Sud Est Asiatico dal Governo italiano.
Il modello gestionale che ha privilegiato gli interventi rivolti allo sviluppo della formazione professionale ed alla valorizzazione della dimensione sociale nelle comunità locali interessate, è quello utilizzato dall’Unione europea per gli interventi umanitari internazionali.
Questi i numeri dell’azione congiunta Confindustria – Cgil,Cisl,Uil:

  • 110.000 beneficiari diretti e indiretti delle attività, di cui 9.500 famiglie di artigiani colpite direttamente dai danni dello tsunami;
  • 2.100 studenti di vario livello scolastico e 1.200 vedove inserite in gruppi o cooperative;
  • 2.300 interventi di microcredito e microfinanza;
  • 7 centri comunitari per la formazione e 7 scuole dotate di strumenti didattici;
  • 5 aziende coordinate a livello comunitario;
  • 30 case per famiglie indigenti ricostruite;
  • 14 associazioni e cooperative avviate, per una sostenibilità futura;
  • 6.000 kit distribuiti per il rilancio delle attività artigianali, dell’economia familiare e locale;
  • 105 barche per la pesca complete di equipaggiamento.

L’obiettivo dei progetti è stato esclusivamente di natura sociale in funzione della provenienza dei contributi raccolti e quindi sono stati privilegiati i  programmi di formazione e di accompagnamento al lavoro e all’autoimprenditorialità dei giovani, soprattutto disoccupati e donne.
Il recupero e la promozione di tecniche artigianali e prodotti tipici, per la ricostruzione di condizioni di vita dignitosa e di sviluppo sostenibile, hanno visto la partecipazione diretta delle comunità locali per individuare azioni che garantissero opportunità professionali prolungate nel tempo.
I risultati sono andati oltre quanto era stato pianificato. Gli interessi maturati sugli importi inizialmente impegnati hanno fruttato nuove risorse con cui il Comitato Tsunami, supportato dalla Fondazione Don Bosco, ha finanziato 170 borse di studio per giovani tra i 15 e i 23 anni, in Sri Lanka e Thailandia.
Il percorso formativo ed educativo di questi ragazzi si concluderà con l’inserimento nel mondo del lavoro.
Grazie alla solidarietà dei lavoratori e delle imprese, Confindustria e Cgil, Cisl, Uil, attraverso gli stessi organismi che hanno curato i progetti, continueranno a tutelare e monitorare quanto è stato realizzato per le popolazioni colpite dal maremoto, garantendo inoltre il controllo sull’uso delle infrastrutture realizzate dal Comitato Tsunami.

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