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TOSCANA, LA FILCA CHIEDE CONCRETEZZA SULLA TAV

TOSCANA, LA FILCA CHIEDE CONCRETEZZA SULLA TAV

“Forte perplessità per il dibattito-duello sulla Tav tra il sindaco di Firenze Renzi ed il presidente della Regione Toscana Rossi” è espressa dal segretario generale della Filca-Cisl Firenze, Ottavio De Luca. “In un momento delicatissimo per il mondo del lavoro, ed in particolare per il settore dell’edilizia -dice De Luca- le nostre amministrazioni locali continuano a confrontarsi in maniera poco costruttiva senza pensare davvero alle emergenze del nostro territorio, sia infrastrutturali sia occupazionali.”

La Filca-Cisl ribadisce la necessità del sottoattraversamento ferroviario. “Il progetto per il nodo fiorentino -spiega il segretario provinciale- consentirà di proseguire la strada di interventi infrastrutturali in grado di contribuire allo sviluppo del nostro territorio e all’occupazione della nostra provincia. Da un lato, senza il tunnel in esecuzione, Firenze rimarrebbe fuori dal circuito ferroviario nazionale della linea veloce Milano-Roma o sarebbe fortemente depotenziata. Dall’altro la TAV e i cantieri aperti sono una delle poche opere che stanno dando un po’ di respiro alle imprese edili del territorio fiorentino e dell’indotto. Stiamo ancora attendendo infatti la partenza dei lavori delle altre due linee della tramvia, già slittata da ottobre 2010 a gennaio 2011, e l’approvazione del piano strutturale da parte dell’amministrazione comunale.”

Fondamentale, secondo la Filca, anche lo sviluppo del trasporto regionale a seguito del completamento del tunnel: “perché la grande opera possa dirsi tale -dice De Luca- dovrà integrarsi con il territorio senza creare un gap infrastrutturale, ma anzi agevolando tutto il trasporto locale in superficie. E ciò deve avvenire in tempi certi e stabiliti.”
Il segretario della Filca-Cisl di Firenze si rivolge poi al presidente della Regione Toscana Rossi in tema di sicurezza sul lavoro: “Quando Rossi dice di aver predisposto un pronto intervento per la sicurezza sul lavoro, auspichiamo che, dal confronto anche con le organizzazioni sindacali di categoria, si sviluppi un modello di prevenzione e di sicurezza insieme a tutti i soggetti coinvolti, sui cantieri dell’alta velocità per avere individuazioni di standard di sicurezza con le stesse imprese costruttrici coinvolte nel progetto. Questo per creare un vero sistema concertativo in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro e anche una vera concertazione con le amministrazioni locali”.

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