Filca-Cisl, Fillea-Cgil e Feneal-Uil di Torino hanno proclamato lo stato di agitazione alla Co.Ge.Fa. S.p.A. – impresa edile attiva in ambito regionale che opera nel settore delle costruzioni e delle infrastrutture stradali – a seguito dell’apertura della procedura di licenziamento che riguarda 80 lavoratori sui 111 totali.
La Co.Ge.Fa. è la più grande impresa edile stradale della provincia di Torino. L’iniziativa di lotta ha come obiettivo il ritiro dei licenziamenti e l’attivazione degli ammortizzatori sociali previsti dalla normativa vigente (Cig ordinaria, in deroga, straordinaria) di cui l’impresa può ancora usufruire. I lavoratori dell’impresa da oggi effettuano dei presidi in tutti i cantieri (IKEA di Collegno, svincolo stradale di Borgaro, nel novarese, ponte di Gassino, SITO di Orbassano).
Lunedì 1 marzo dalle 8.00 alle 12.00 è in programma un presidio sotto la sede dell’impresa, in via Pianezza 17 a Torino. Seguiranno altri presidi sotto le sedi delle Istituzioni locali (Comune di Torino, Provincia, Regione e Prefettura), alle quali chiederemo interventi concreti per finanziare le opere pubbliche, indispensabili in questo momento per dare lavoro ad un settore che sta attraversando una crisi drammatica, con centinaia di lavoratori edili che a Torino, tra crisi e fallimenti di imprese, stanno perdendo il posto di lavoro.
I segretari generali di Filca-CISL, Antonio Castaldo, Fillea-CGIL, Dario Boni e di Feneal-UIL, Domenico Paoli, dichiarano: “Siamo fortemente preoccupati della situazione di crisi che si è creata nel settore edile della nostra provincia. Chiediamo ai responsabili delle istituzioni (Comune, Provincia e Regione) di aprire un tavolo di contrattazione tra le parti al fine di avviare i lavori di messa in sicurezza degli edifici pubblici (come scuole ed ospedali) e di manutenzione delle strade delle città della provincia. Chiediamo al Prefetto di attivarsi sulle iniziative finalizzate al superamento dei vincoli derivanti dal Patto di Stabilità, al fine di liberare le risorse necessarie per intraprendere gli interventi sopra menzionati, dando così le prime risposte positive ad un settore fortemente colpito dalla crisi”.