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TORINO, PROSEGUE LA MOBILITAZIONE DEI LAVORATORI CO.GE.FA.

TORINO, PROSEGUE LA MOBILITAZIONE DEI LAVORATORI CO.GE.FA.

Prosegue lo stato di agitazione alla Co.Ge.Fa. S.p.A. – impresa edile attiva in ambito regionale che opera nel settore delle costruzioni e delle infrastrutture stradali – a seguito dell’apertura della procedura di licenziamento che riguarda 80 lavoratori sui 111 totali. La Co.Ge.Fa. ha realizzato Grandi Opere per i Committenti Pubblici, tra cui l’alta Velocità TOMI, la Metropolitana torinese, tantissime opere viarie importanti in tutta la Provincia.
La CO.GE.FA., come tante altre Imprese, risente ora della scarsità degli investimenti nel settore dell’edilizia e del criterio dell’aggiudicazione dei lavori con il massimo ribasso, che penalizza le Imprese serie, mandandole fuori mercato (o facendole fallire).
La Filca-Cisl chiede alla Regione e alle altre Istituzioni:
– di far aprire i grandi cantieri, a partire dalla linea ferroviaria To-Lione, come quelli di manutenzione del patrimonio viario e di edilizia pubblica, per dare lavoro al settore e ai suoi lavoratori, 
– di sostenere la richiesta del Sindacato di utilizzare gli ammortizzatori sociali per tutti quei lavoratori del settore dell’edilizia colpiti dalla crisi, in particolare per quelli della CO.GE.FA., 
– di risolvere il problema dei vincoli di bilancio (Patto di Stabilità) per garantire il pagamento dei lavori effettuati dalle Imprese e dai loro lavoratori.
Il Segretario Generale della Filca-CISL di Torino, Antonio Castaldo, ha dichiareato:I rappresentanti delle Istituzioni non possono limitarsi ad esprimere la loro solidarietà ai lavoratori colpiti dalla crisi, che pure apprezziamo. Devono esercitare fino in fondo il loro compito di Amministratori Pubblici, per evitare il tracollo e contribuire al rilancio del settore dell’edilizia nella nostra Regione, con grave danno per i lavoratori e per le Imprese. Soprattutto devono impegnarsi perché le opere che il nostro territorio necessita vengano finanziate e che partano finalmente i lavori, come la nuova linea ferroviaria To-Lione, ma anche tutti quei lavori di manutenzione di cui le strade e gli edifici Pubblici necessitano. Inoltre chiediamo che i pagamenti dei lavori eseguiti siano saldati, dopo 30. massimo 60 giorni, ma non dopo anni, perché le Imprese che non prendono i soldi per i lavori eseguiti, non sono in grado di pagare i loro dipendenti. L ‘edilizia può essere un volano per tutta l’economia, ma necessita di investimenti pubblici adeguati. Se ciò tardasse ancora ad avvenire, il danno per i lavoratori e per il tessuto delle Imprese del settore diventerebbe irreparabile”.

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