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TORINO, EMERGENZA IN EDILIZIA PER IL BLOCCO DELLE INFRASTRUTTURE

TORINO, EMERGENZA IN EDILIZIA PER IL BLOCCO DELLE INFRASTRUTTURE

”I rappresentanti delle istituzioni non possono limitarsi ad esprimere la loro solidarietà ai lavoratori colpiti dalla crisi, che pure apprezziamo, ma devono esercitare fino in fondo il loro compito di amministratori pubblici, per evitare il tracollo e contribuire al rilancio del settore dell’edilizia nella nostra Regione. Devono impegnarsi perché le opere che il territorio necessita vengano finanziate e che partano finalmente i lavori, come la nuova linea ferroviaria Torino-Lione, ma anche tutti quei lavori di manutenzione di cui le strade e gli edifici pubblici necessitano”. Così il segretario generale della Filca Cisl di Torino, Antonio Castaldo spiega il momento difficile dell’edilizia torinese.
”Chiediamo – continua Castaldo – che i pagamenti dei lavori eseguiti siano saldati, dopo 30, massimo 60 giorni, ma non dopo anni, perché le imprese che non prendono i soldi per i lavori eseguiti, non sono in grado di pagare i loro dipendenti. L’edilizia può essere un volano per tutta l’economia, ma necessita di investimenti pubblici adeguati. Se ciò non avvenisse, il danno per i lavoratori e per il tessuto delle imprese sarebbe irreparabile”. Per questo motivo, i lavoratori delle costruzioni hanno organizzato nei giorni scorsi un presidio sotto la sede della Regione per richiamare l’attenzione delle istituzioni sulla grave crisi che sta colpendo il settore. Tra le imprese che in questa fase risentono della scarsità degli investimenti e del criterio dell’aggiudicazione dei lavori con il massimo ribasso vi è la Co.ge. fa, azienda leader in opere infrastrutturali. che ha avviato la procedura di licenziamento per 80 lavoratori su 111 totali.
La Filca Cisl chiede alle istituzioni locali di spingere per l’apertura dei grandi cantieri come la linea ferroviaria Torino- Lione, ma anche di manutenzione del patrimonio viario e di edilizia pubblica, per dare lavoro al settore; di sostenere la richiesta del sindacato di utilizzare gli ammortizzatori sociali per tutti quei lavoratori colpiti dalla crisi, in particolare per quelli della Co. ge.fa. e di risolvere il problema dei vincoli di bilancio (Patto di Stabilità) per garantire il pagamento dei lavori effettuati dalle imprese. Già una settimana fa i lavoratori della Co. ge.fa. hanno manifestato sotto la sede dell’azienda e della Prefettura per ottenere il ritiro dei licenziamenti e l’attivazione degli ammortizzatori sociali previsti dalla normativa vigente.
Secondo i sindacati, la situazione aziendale non è ancora compromessa, nonostante il calo di fatturato, sceso dai 60 milioni di euro del 2008 ai 35 del 2009. Da qui la richiesta di usufruire degli   ammortizzatori sociali per affrontare la crisi senza licenziamenti. ”Si tratta di una situazione anomala nei tempi e nelle modalità – spiegano alla Filca Cisl – e non è giusto che i lavoratori paghino i costi della crisi e della ristrutturazione aziendale”. Nei prossimi giorni è previsto un incontro al Collegio Costruttori di Torino nel tentativo di sbloccare la situazione.

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