Nel 2003 massimo storico di adesioni con oltre 225 mila iscritti
POSITIVI e importanti sono i dati di chiusura del tesseramento 2003 della Filca Cisl che raggiunge il massimo storico di adesioni con 225.015 iscritti con un incremento di 9.025 (»4,2%) rispetto al 2002. Questi sono i risultati presentati dalla segreteria organizzativa all’Esecutivo e al Consiglio generale della Federazione nazionale riuniti a Roma il 9 e 10 dicembre scorso. Novemilaquindici iscritti in più nel 2003, con punte di crescita del 14,6% in Emilia Romagna (»1.122), in Toscana dell’11,36% (»1.181), in Piemonte con 1.083 iscritti un incremento del 8,4% rispetto al 2002. Di rilievo, inoltre, sono i risultati raggiunti da alcune strutture territoriali quali quelli della Filca di Vercelli (»75%), della Filca di Novara (» 34%), di Reggio Emilia (»26%) e Pistoia e Lucca con incrementi intorno al 26%. L’aumento degli associati alla Filca ha riguardato tutte le 106 strutture territoriali che hanno contribuito al raggiungimento di questo importante risultato che conferma la Filca quale prima categoria del settore industria della Cisl e la terza in assoluto dopo la Fnp e la Fps. Nel corso dei lavori degli organismi nazionali la segreteria nazionale ha ringraziato i dirigenti, tutti gli operatori a tempo pieno, i delegati e gli attivisti che con il loro quotidiano impegno hanno riscosso la fiducia dei lavoratori che hanno scelto la Filca e la Cisl per tutelare i propri interessi e contribuito al rafforzamento della Federazione nel settore delle costruzioni. Quindi un impegno forte della categoria sul versante del proselitismo che ci obbliga a dover sottoscrivere quasi 70 mila nuove deleghe ogni anno per far fronte al forte processo di mobilità e turn-over che soprattutto nel settore edile raggiunge punte del 35%. Assume rilevanza anche la capacità dimostrata dalla Filca nella tutela e rappresentanza dei lavoratori stranieri che in alcune realtà del nord-est e del centro Italia raggiungono il 30% del totale degli associati. Così come l’incremento dei soci che hanno scelta la Filca dimostra la capacità della categoria nel presidio diffuso e capillare del territorio che è “l’arma vincente” della Filca per crescere e tutelare i lavoratori, in particolare di quelli delle piccole e medie imprese. Un lavoro capillare, di tutti i quadri della Filca che ha prodotto importanti risultati sul piano della rappresentatività nel settore: in edilizia la Filca rappresenta quasi il 40% degli iscritti al sindacato (negli ultimi 4 anni la Filca è passata dal 36 al 40%) e ci avviamo a superare la Fillea-Cgil per diventare il primo sindacato nelle costruzioni. Per raggiungere questi obiettivi di ulteriore crescita, la Filca alla luce anche della riflessione avvenuta nella recente Assemblea Organizzativa si muoverà per rafforzare il lavoro organizzativo ed in particolare: * attraverso un radicamento più solido sul e nel territorio, in forte sinergia con le Ust, i servizi e gli Enti Cisl e la la Fnp per realizzare quel comune lavoro organizzativo finalizzato al proselitismo e alla tutela dei lavoratori; * un rafforzamento del ruolo della struttura regionale della Filca che dovrà coordinare e guidare la Federazione nella Regione e fornire supporti tecnici, organizzativi e amministrativi al territorio; * l’utilizzo di strumenti informatici (programmi per la gestione degli iscritti, l’utilizzo delle banche dati delle Casse Edili, ecc.) anche per dare maggiore continuità di iscrizione alla Filca ai lavoratori interessati a processi di mobilità regionale e interregionale; * la sperimentazione in alcune realtà della “delega regionale” Filca. La Federazione nazionale per questo lavoro di crescita conferma il proprio impegno sul piano finanziario e organizzativo: consistenti risorse finanziarie del bilancio nazionale sono messe a disposizione per finanziare progetti di sviluppo organizzativi e di crescita del proselitismo in favore dei territori. Così come l’impegno della Federazione sul piano politico sarà rivolto ad allargare l’area del proselitismo: dal costante impegno a combattere con tutti i mezzi a disposizione la piaga del lavoro nero, a creare maggiore sicurezza nei luoghi di lavoro, a rafforzare le tutele offerte dal sistema Bilaterale e soprattutto un forte impegno per radicare la propria presenza sul versante del settore dell’artigianato attraverso un cambiamento di rotta rispetto al recente passato. Nei primi mesi del 2004 si svolgeranno riunioni organizzative in tutte le regioni per mettere a punto la “macchina del proselitismo permanente” Filca e programmare il lavoro in grado far raggiungere nuovi e importanti risultati alla nostra Federazione: l’obiettivo è quello raggiungere nel 2004 i 235.000 soci alla Filca. E’ un obiettivo ambizioso e alla nostra portata.
Antonio Ceres, Segretario Organizzativo Filca Cisl