TERZO VALICO, AD ALESSANDRIA SI ASSUME MANODOPERA LOCALE

TERZO VALICO, AD ALESSANDRIA SI ASSUME MANODOPERA LOCALE

Ad Alessandria arriva manodopera locale per la realizzazione del Terzo Valico, la linea ferroviaria che collegherà Milano a Genova. Nei cantieri, infatti, entreranno 150 tra operai, tecnici, edili e addetti ai servizi. I primi 25 inizieranno a lavorare già nel mese di settembre, gli altri in più tornate entro gennaio del 2017, ed infine gli ultimi 50 dopo l’approvazione del quarto lotto dell’opera, comunque entro aprile del prossimo anno. Lo prevede un protocollo firmato dal presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, dalla presidente della Provincia di Alessandria, Maria Rita Rossa, dal commissario straordinario di governo del Terzo Valico, Iolanda Romano, da Michele Longo del Cociv, Consorzio collegamenti integrati veloci (incaricato della progettazione e realizzazione dell’opera) e dai sindacati regionali e territoriali Fillea-Cigil, Filca-Cisl e FenealUil. Ad introdurre l’incontro è stato il prefetto di Alessandria, Romilda Tafuri.
“Si tratta di un accordo importante e significativo – spiegano Piero Donnola e Pier Luigi Lupo, segretari regionali e territoriali della Filca – anche perché rappresenta solo l’inizio: a regime, infatti, gli operai coinvolti nella realizzazione della nuova ferrovia saranno 1500, tra appalti e subappalti, e la gran parte di queste maestranze sarà composta da personale locale. Come ha dichiarato lo stesso Cociv, infatti, nei prossimi 12 mesi si avrà, in Piemonte, un sensibile incremento delle unità lavorative coinvolte nella realizzazione dell’opera. Un segnale importante per il settore nella regione, che dall’inizio della crisi ha perso ben 80mila posti di lavoro”. Oltre all’occupazione l’intesa prevede interventi sulla gestione della sicurezza, sulla salute della maestranze, sulle ricadute economiche locali, sanitarie ed ambientali, e sulla legalità. “L’obiettivo del protocollo – aggiungono Donnola e Lupo – è quello di avviare un proficuo dialogo con i territori interessati da questa opera, al fine di rendere tutte le opere infrastrutturali strategiche vantaggiose anche per le comunità locali. Attraverso questa intesa ci prefiggiamo di favorire le ricadute positive sul territorio e di garantire l’integrazione e la sostenibilità degli interventi in vari ambiti: salute, prevenzione, sicurezza e tutela dell’ambiente di lavoro, sviluppo di opportunità per le imprese locali, formazione, occupazione ed offerta abitativa e ricettiva”.
“Un’altra cosa importante – sottolineano i sindacalisti cislini – è che i candidati verranno preselezionati dai Centri per l’impiego del territorio di competenza dei cantieri, dando priorità ai lavoratori edili e della filiera delle costruzioni senza occupazione e la cui residenza, alla data di acquisizione dei profili, sia più prossima all’area dei cantieri. Inoltre abbiamo già comunicato che il sistema della bilateralità locale è a completa disposizione per quanto concerne la qualificazione professionale della forza lavoro selezionata”. L’accordo segue quello già siglato nel gennaio del 2015, e che prevedeva proprio di “privilegiare, nel rispetto di tutte le norme di legge, di contratto e di accordo, aziende e manodopera del territorio, attraverso la verifica delle professionalità richieste”.

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