TERZO VALICO: ACCORDO CONSORZIO-SINDACATI, PIÙ SICUREZZA PER I LAVORATORI

TERZO VALICO: ACCORDO CONSORZIO-SINDACATI, PIÙ SICUREZZA PER I LAVORATORI

Nei cantieri del Terzo Valico saranno presto impiegate tre figure professionali dedicate esclusivamente alla sicurezza dei lavoratori, gli ‘Rls di Tratta’ (rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza), che si affiancheranno alle figure già previste dalla normativa. Lo prevede un importante accordo siglato a Genova dal Consorzio Cociv e dai sindacati di categoria FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil. “I 3 Rls – spiega Franco Turri, segretario generale Filca – saranno assunti da un’associazione creata ad hoc, e potranno accedere a tutte le aree di cantiere proponendo formazione supplementare e misure aggiuntive per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, segnalando situazioni di rischio, promuovendo campagne di informazione sulla sicurezza, diventando figure importanti di coordinamento tra i lavoratori e gli Rls delle imprese. Si tratta di un accordo importante e significativo, siglato in uno dei cantieri più grandi del Paese. L’investimento sulla sicurezza da parte dell’azienda, che si è impegnata con una spesa annua molto significativa, consente dunque di esaltare la rappresentanza con una presenza fissa sul cantiere che si occupa esclusivamente di sicurezza, per un obiettivo condiviso da azienda e lavoratori. L’accordo è il frutto di un clima di ottime relazioni sindacali e di collaborazione con il Consorzio Cociv, e permetterà di migliorare ed integrare il sistema di salute e sicurezza su tutta l’opera, nella quale saranno impegnati a regime 3.800 lavoratori, circa 8 mila considerando l’indotto. Il rappresentante per la sicurezza di sito produttivo è una figura indispensabile soprattutto nelle opere complesse, formate da più cantieri, ed è per questo che è necessario anche per opere come l’alta velocità Napoli-Bari e la Tav, per citarne due. La sicurezza resta la priorità: non passa giorno senza che nei cantieri non si verifichino incidenti, molti dei quali mortali. Una sorte drammatica che non risparmia nessuno: esperti e non, imprenditori e lavoratori, giovani e anziani, italiani e stranieri. Bisogna avere il coraggio – conclude Turri – di andare oltre l’ordinaria amministrazione e di mettere in campo misure straordinarie per la sicurezza, di dare vita ad un cambio culturale per porre fine ad una piaga inaccettabile, che genera tragedie sociali e lutti”.

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