“Occorre un “patto nazionale” per la ricostruzione e la messa in sicurezza di tutto il territorio nazionale attraverso un progetto pilota chiaro, trasparente e con scadenze precise, ma scorporando la spesa per questi investimenti dal calcolo del deficit pubblico. Non possiamo permettere che intere comunità scompaiano in una zona così ampia di un territorio che rappresenta il “cuore” della nostra Italia”. E’ quanto sottolinea in un intervento sul quotidiano “Avvenire” la Segretaria Generale della Cisl Annamaria Furlan sul tema degli sfollati e della ricostruzione delle aree terremotate. “Le immagini dei paesi interamente devastati dal terremoto ed il dramma collettivo di migliaia di sfollati resteranno indelebili nella memoria di tutti gli italiani. Sono persone che giustamente non vogliono abbandonare la propria terra, i luoghi della loro “memoria”, aggiunge la Furlan. “Ecco perché questo deve essere il momento dell’unità tra tutte le forze politiche e dell’ impegno responsabile delle forze sociali. La Cisl, insieme a tutti gli altri sindacati ha rilanciato in queste ore la sottoscrizione nei posti di lavoro e farà ogni sforzo per assicurare un sostegno concreto ai tanti cittadini che hanno perso la casa, il lavoro o la propria attività economica e commerciale. Ma il Governo deve accelerare l’avvio del piano di ricostruzione già annunciato e di messa in sicurezza di tutto il territorio nazionale, richiamando anche l’Europa alle proprie responsabilità. Questa è l’occasione per riavvicinare le istituzioni europee ai problemi reali della gente e ridare slancio al progetto, oggi in crisi, degli Stati Uniti d’Europa”. Per la Furlan “se è vero che i terremoti o le inondazioni non si possono prevedere, è altrettanto vero che si può fare molto di più per salvaguardare il territorio e mettere in sicurezza gli edifici pubblici e privati. Ecco perché è importante che il Governo abbia ricercato nelle scorse settimane la massima condivisione sul piano “Casa Italia”. Il dialogo tra le istituzioni ed i soggetti sociali è la strada per affrontare questa emergenza insieme ai gravi problemi economici. Questo è il percorso virtuoso che la Cisl ha sempre indicato e praticato. Ma tutti dobbiamo rimboccarci le maniche, ciascuno facendo la propria parte: Governo centrale, regioni, enti locali, imprese, sindacati, banche per favorire la ricostruzione e la ripresa delle attività occupazionali, dei servizi ai cittadini nelle aree devastate dal sisma. Il tema del lavoro e della sua dignità è parente stretto di come salvaguardiamo la qualità della vita delle nostre comunità”, ha concluso la Furlan.