3 euro per ciascun operaio denunciato nelle Casse edili italiane: è questo il contributo che il mondo della bilateralità edile, attraverso la Cnce (Commissione nazionale paritetica per le casse edili), ha messo in campo a favore delle popolazioni colpite dal terremoto. L’accordo prevede che ognuna delle Casse edili territoriali italiane provveda entro il 31 ottobre prossimo a versare un contributo straordinario pari a 3 euro per ogni operaio denunciato nell’anno 2015-2016. Si stima che la cifra raccolta supererà il milione di euro.
“Il nostro intento – spiegano Franco Turri e Stefano Macale – è quello di offrire un aiuto concreto al territorio duramente colpito dal sisma dello scorso agosto. La somma raccolta sarà infatti impiegata per promuovere e realizzare iniziative volte al recupero urbanistico e architettonico dei territori colpiti dal terremoto, ovviamente attraverso l’utilizzo di tecniche avanzate antisismiche, che noi proponiamo e sosteniamo da tempo. Questa iniziativa, tra l’altro, si aggiunge a quella che ci vede già impegnati come Filca nel ‘Fondo di intervento a favore delle popolazioni del centro Italia’, costituito da Confindustria, Cgil, Cisl e Uil. Si tratta – concludono Turri e Macale – di esempi concreti di come valori come la solidarietà e la fratellanza siano da sempre presenti nel dna del sindacato”.
L’accordo è stato firmato dai sindacati di categoria e dalle parti datoriali Ance, Aci, Anaepa Confartigianato, Cna Costruzioni, Fiae Casartigiani, Aniem Confimi, Anier Confimi e Confapi Aniem. Iniziative simili furono messe in campo con ottimi risultati anche per i terremoti in Abruzzo (2009) e in Emilia-Romagna (2012).
In Abruzzo, grazie anche ai fondi raccolti dal sistema bilaterale edile, è stato possibile realizzare il Cerfis, il Centro di ricerca e formazione in ingegneria sismica, nato da una partnership tra l’Università del capoluogo abruzzese e la stessa Cnce.