TECNIS, SINDACATI SU NOMINA AMMINISTRATORE STRAORDINARIO

TECNIS, SINDACATI SU NOMINA AMMINISTRATORE STRAORDINARIO

Dalle segreterie nazionali di FenealUIL, Filca CISL e Fillea CGIL
soddisfazione per la nomina da parte del Mise del Prof. Saverio Ruperto in
qualità di amministratore straordinario della Società Tecnis Spa di
Catania. I sindacati ricordano che l’azienda, la più importante del
Mezzogiorno con circa 500 lavoratori impiegati in tutto il territorio
nazionale, nell’ultimo anno ha attraversato il suo periodo più
drammatico, investita da un ciclone giudizario.
“Il Prof. Ruperto – dichiarano – già commissario nel periodo di
amministrazione giudiziaria, rappresenta la scelta migliore a nostro
avviso, che garantirà la continuità gestionale e le ottime relazioni
sindacali già avviate. Confidiamo nel fatto che il commissario
provvederà in tempi rapidi alla ripresa dell’attività produttiva
dell’azienda e al pagamento delle retribuzioni arretrate. L’acconto
erogato nei giorni scorsi – spiegano – ha rappresentato una boccata di
ossigeno per tutti i dipendenti, ma è necessario, quanto prima,
provvedere al pagamento delle cinque mensilità arretrate. Solo questo,
infatti, garantirà le condizioni migliori per riavviare pienamente le
attività di cantiere in un clima favorevole.”
L’azienda al momento è impegnata nella realizzazione di grandi opere
infrastrutturali in molte città, tra cui Catania, Roma, Rieti, Palermo ,
e per le organizzazioni sindacali “il riavvio delle lavorazioni a piano
regime, oltre a garantire occupazione e lavoro, andrà anche a beneficio
dei cittadini che potranno così usufruire delle opere infrastrutturali.
Feneal Filca Fillea ricordano inoltre che la società ha solidi
fondamentali industriali e vanta un portfolio importante che supera il
miliardo di euro “ci auguriamo che l’amministrazione straordinaria
riuscirà a garantire anche la partenza e la realizzazione di quei
cantieri a cui è legato il futuro della società e dei dipendenti. Oggi
si è compiuto un passo importante a salvaguardia non solo dei 500
lavoratori diretti ma di un indotto che tocca le 3000 unità” concludono
sindacati e sottolineano “siamo pronti a fare la nostra parte e per
questo chiederemo nelle prossime ore un incontro urgente al Commissario.”

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