Ci saranno uomini delle forze dell’ordine (e non militari) a garantire l’ordine pubblico nei cantieri della Tav, nel torinese. Lo ha detto il ministro dell’Interno Roberto Maroni al termine del comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico svoltosi oggi in Prefettura a Torino e dedicato alla Torino-Lione. Il ministro ha sottolineato la necessità di evitare infiltrazioni della criminalità organizzata negli appalti e nei lavori per i cantieri Tav, annunciando la costituzione di un gruppo interforze per prevenire infiltrazioni criminali, in particolare della ‘ndrangheta, nelle attività e negli appalti per la realizzazione dell’opera. Il provvedimento giunge a pochi giorni dalle pesanti minacce ricevute da due esponenti piemontesi del Pd favorevoli alla Tav, gli onorevoli Stefano Esposito e Giorgio Merlo. “Ai due parlamentari – ha dichiarato Domenico Pesenti, segretario generale della Filca-Cisl – esprimiamo la più sincera solidarietà per le vili minacce subite. Come abbiamo già ribadito a Susa, nel corso del presidio del 31 maggio scorso, non sarà la violenza di pochi a fermare il futuro del Paese. L’Italia ha un bisogno disperato di un progetto che ne rilanci l’economia, e le infrastrutture sono assolutamente necessarie. La Filca – ha concluso Pesenti – apprezza quindi la decisione di istituire un presidio delle forze dell’ordine per garantire la legalità nei cantieri. In questi casi lo Stato deve dare un segnale forte ed inequivocabile della sua presenza”.