TAV, CONTO SALATO PER GARANTIRE LA SICUREZZA DEI CANTIERI

TAV, CONTO SALATO PER GARANTIRE LA SICUREZZA DEI CANTIERI

No Tav
“400 milioni di euro: è la cifra esorbitante che sarà necessaria per la messa in sicurezza della Torino-Lione contro gli attacchi dei No Tav, e che sarà impiegata per le reti, i cancelli, e la videosorveglianza. Inoltre in questi 5 anni il governo italiano avrebbe già speso 63 milioni di euro per la difesa del cantiere Tav e per la riparazione dei danni provocati da chi si oppone a questa opera. Una vera vergogna!”. Lo ha dichiarato Piero Donnola, segretario generale della Filca-Cisl Piemonte, commentando i dati forniti dal ministero delle Infrastrutture e i risultati di uno studio realizzato dall’Università Bocconi.
“Ad oggi le proteste violente dei No Tav sono costate allo Stato, e quindi alle tasche degli italiani, ben 63 milioni di euro, dei quali 35,6 legati alla sicurezza. A questa cifra bisogna aggiungere i quasi 10 milioni di euro persi per il crollo del turismo nella zona. E in futuro rendere sicuro il cantiere ci costerà ben 400 milioni di euro. La cosa davvero paradossale è che molti No Tav hanno usato proprio i treni ad alta velocità per recarsi da tutta Italia nella zona dei cantieri. Mi dispiace per loro – aggiunge Donnola – ma la Tav non solo sarà realizzata, ma consentirà al sistema dei trasporti nazionale ed europeo di fare un salto di qualità notevole e prezioso per l’economia. Anche perché rinunciare all’opera, come si evince da un dossier del Certet, costerebbe 20,7 miliardi di euro, oltre i 460 milioni di euro di multa pagati all’Ue per non aver portato a termine l’opera”, ha concluso il sindacalista degli edili della Cisl.

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