“Speriamo che l’incontro di questa mattina sulla Tav abbia riportato la discussione sul giusto binario”. Così il Segretario confederale della Cisl, Andrea Cuccello, ha commentato il vertice di Governo a Palazzo Chigi tra il premier Giuseppe Conte, i vice Matteo Salvini e Luigi Di Maio ed il ministro alle Infrastrutture e Trasporti, Danilo Toninelli, sulla Tav. “La Cisl da subito ha ritenuto che l’opera, già sostenuta con impegni bilaterali tra Italia e Francia che hanno visto coinvolti in prima istanza anche i Parlamenti dei due paesi- ha sottolineato Cuccello- non possa essere fermata da nebulose analisi costi/benefici per nulla convincenti, né nei modi di effettuazione, né sulla tempistica”. “La politica deve decidere favorevolmente rispetto a questa importante infrastruttura- conclude Cuccello- sapendo che si trova ad un bivio: da una parte, la chiusura dell’ Italia dentro i propri confini commerciali sempre più asfittici e dall’altra la possibilità di sviluppo e di implementazione nei corridoi europei”.
“La Tav – ha aggiunto il Segretario generale della Filca-Cisl, Franco Turri – è fondamentale per avvicinare il Paese all’Europa: è riduttivo chiamarla Torino-Lione, sarebbe più corretto definirla Milano-Parigi. La sua realizzazione, inoltre, sarebbe un toccasana per il settore dell’edilizia, che rischia di scomparire sotto i colpi di una crisi ultradecennale che ha provocato la perdita di 600 mila posti di lavoro e la scomparsa di 120 mila aziende. Il Governo, quindi, metta da parte gli approcci ideologici e dimostri chiaramente che ha a cuore lo sviluppo del Paese, dando il via libera alla Tav e a tutte le opere utili a modernizzare l’Italia. È quello che chiediamo da tempo e che ribadiremo il 15 marzo, giorno dello sciopero generale delle costruzioni”, ha concluso Turri.