Le Segreterie della Cisl e della Filca condividono ed aderiscono alla manifestazione nazionale unitaria “In piazza per costruire il futuro” in programma sabato 3 marzo 2012 a Roma, organizzata dalle Federazioni di Categoria Filca Cisl, Feneal Uil e Fillea Cgil, alla quale interverranno i Segretari generali confederali Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti.
Sono oltre 300 mila gli addetti dei settori edile, legno, arredamento, cemento, lapidei, laterizi, che hanno perso il lavoro nell’ultimo anno mentre non si intravedono provvedimenti specifici da parte dell’Esecutivo Monti affinché sia sanata, sulla scorta di quanto richiesto anche da Cgil, Cisl e Uil, la crisi di questi comparti ritenuti fondamentali nell’ottica di effettivo rilancio dell’economia del Paese.
Cisl e Filca territoriali condividono, in particolare, le richieste concernenti la revisione delle normative su pensioni di anzianità e in materia di lavori pesanti e usuranti, nonché l’effettiva esigibilità della previdenza integrativa. Inoltre, sollecitano l’estensione degli ammortizzatori sociali a tutti i lavoratori dell’edilizia parificandone i costi con quelli degli altri settori industriali, la regolarità contributiva, il contrasto al caporalato e alle infiltrazioni malavitose con particolare riguardo alle grandi opere, la cancellazione della norma del massimo ribasso nell’appalto di opere pubbliche, l’obbligo di adozione del Documento unico di regolarità contributiva (Durc) perché sia determinata la congruità anche del costo dei lavori privati e, non per ultimo, l’attuazione della patente a punti per la certificazione delle Imprese.
Altra importante rivendicazione condivisa concerne l’immediata disponibilità dei fondi stanziati con le delibere Cipe – che per esempio, a Taranto determinerebbero l’avvio dei lavori di realizzazione della Piastra Logistica – agevolazioni per il ricorso al project financing per l’esecuzione di opere pubbliche, nonché un piano straordinario per il Mezzogiorno individuando opere di valenza interregionale, come trasporto ferroviario, riassetto del territorio, ecc. Infine, concordano con la richiesta di destinare ai Comuni una quota maggiore dell’Imposta Municipale Unica (Imu) per uno sblocco selettivo del Patto di Stabilità cui essi sono vincolati, perché sia possibile finanziare opere per la difesa del territorio a rischio sismico, idrogeologico e per il recupero e messa in sicurezza del patrimonio edilizio pubblico.
Cisl e Filca territoriali identificano la vertenzialità nazionale del settore edile, che è alla base della manifestazione del 3 marzo a Roma, coerente anche con i contenuti della Nuova Vertenza Taranto, relativi al processo di infrastrutturazione e di rilancio dello sviluppo ed il lavoro dell’area ionica, su cui il sindacato confederale continua ad essere come sempre in prima linea.