“Nello stabilimento di Vibo Valentia Italcementi non può disattendere quanto ha garantito di fare negli accordi sottoscritti l’anno scorso presso il ministero del Lavoro”. A dichiararlo il segretario nazionale della Filca-Cisl Riccardo Gentile.
“L’azienda deve assumersi le proprie responsabilità e avanzare una proposta seria e fattibile, sostenere i costi necessari per la sua attuazione, accompagnare imprenditorialmente il percorso e garantire la copertura dei livelli occupazionali negli obiettivi della possibile riconversione. Ci sono 82 lavoratori, più centinaia dell’indotto, che hanno il diritto di ricevere risposte alle loro legittime domande e di avere certezze circa il loro futuro”.
L’azienda, quinto produttore mondiale di cemento con 18 siti produttivi in Italia, prima della crisi impiegava oltre 3mila persone, ora ridotte a 2.500.