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STRADA STATALE 626, ANCORA PROBLEMI

STRADA STATALE 626, ANCORA PROBLEMI

Caltanissetta
Crolla la sede stradale di una campata. La Filca: “Istituire subito una task-force”
Ancora problemi sulla Statale 626 che collega Caltanissetta a Gela. Questa volta è crollata l’intera sede stradale di una campata. I tecnici definiscono la parte crollata “l’impalcato”. Sospeso nell’aria, tra due piloni, il guardrail della carreggiata è inesistente. La Statale 626 (nel tratto Gela-Butera Bivio) era stata chiusa il 21 maggio scorso, quando, a seguito dell’abbassamento di una parte del ponte, si formò un gradino di 30-40 centimetri contro cui si schiantarono un’automobile ed una moto della polizia stradale. Due persone rimasero ferite. Un’inchiesta giudiziaria è stata aperta dalla Procura di Gela. L’Anas ha svolto le sue indagini tecniche, che sembrerebbero avvalorare l’ipotesi di uno smottamento in profondità del terreno.
“Quanto accade sulla Caltanissetta-Gela è inaccettabile”, dichiara Francesco Iudici, segretario generale della Filca nissena. “Chiediamo al prefetto di Caltanissetta, dott. Vincenzo Petrucci, di attivare una task force permanente che, attraverso gli strumenti della protezione civile, acceleri le procedure di ricostruzione della Statale 626. Caltanissetta-Gela. L’inchiesta della magistratura, infatti, è volta ad accertare eventuali responsabilità sulle cause del crollo, mentre la task force permanente, dovrà avere come obiettivo precipuo il monitoraggio di tutti gli appalti, anche durante i lavori in corso, per evitare il ripetersi di simili eventi. La 626 Caltanissetta-Gela resta un’arteria essenziale per il collegamento tra il capoluogo e la zona sud della provincia. C’è la zona industriale di Butera rimasta isolata, un’altra fetta di economia rimane tagliata fuori dai flussi turistici. Lungo la statale 115 Gela-Licata, insistono alcune strutture turistiche di recente inaugurazione che rischiano di rimanere vuote, come piccole cattedrali sulla sabbia. Difficilmente dal nord del Paese o dalla Sicilia, i turisti affolleranno la fascia costiera interessata. La vecchia provinciale per Butera – accusa il segretario generale della Filca di Caltanissetta – è ormai anacronistica e obsoleta per essere considerata un’arteria di scorta. La strada dei “Due Castelli” non è in grado e, non lo sarà nemmeno ultimata, di poter sopportare il traffico di mezzi pesanti per raggiungere questo lembo di Sicilia. E’ tutto il sistema dei trasporti che non funziona. Le ferrovie sono all’anno zero, la stazione di Gela è considerata un ramo secco. Non possiamo permetterci di subire altri colpi letali per l’economia dell’hinterland”, conclude Iudici.

Ufficio stampa Filca nazionale

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