SPENDING REVIEW, IL GOVERNO CONVOCA I SINDACATI IL 25 LUGLIO

SPENDING REVIEW, IL GOVERNO CONVOCA I SINDACATI IL 25 LUGLIO

La convocazione del 25 luglio dei sindacati da parte del ministro Patroni Griffi? “E’ un primo segnale positivo di attenzione del Governo anche perchè risponde ad una precisa richiesta della Cisl per affrontare in un tavolo negoziale la complicata e delicata gestione degli interventi sul lavoro pubblico”. Lo ha detto il segretario generale, Raffaele Bonanni nel corso del Comitato Esecutivo. “La Cisl in questo incontro rivendicherà la piena applicazione dell’intesa di maggio tra governo e sindacati – dice Bonanni – perché siamo convinti che occorra valorizzare le relazioni sindacali per una equilibrata ed efficace politica di razionalizzazione della spesa che abbia come obiettivo la valorizzazione delle professionalità e la produttività del lavoro pubblico”. La Cisl ribadisce “lindispensabilità della concertazione come comune assunzione di responsabilità per tenere insieme le attese e gli interessi dei lavoratori con la crescita della qualità e della efficienza della pubblica amministrazione”.
In corso, intanto, le mobilitazioni regionali. A Firenze, oggi, la Fp Cisl Toscana ha organizzato un presidio davanti alla sede della Regione per dire “no ai tagli del decreto sulla spending review e sì a tagli ai costi della politica”. Una delegazione di sindacalisti ha anche incontrato la vicepresidente della Regione, Stella Targetti. “I costi della politica – ha affermato Gaetano D’Auria (Fp-Cisl) – sono ampiamente superiori a quei risparmi che potrebbero venire con questi tagli lineari alla Pubblica amministrazione. Il avrebbe dovuto piuttosto imporre una patrimoniale e tagliare sulle spese della rappresentanza politica”. Il sindacato cihede di essere convocato: “Non diciamo no ad una rivisitazione della Pa, ma il governo si deve confrontare con le parti sindacali, che saranno sicuramente di aiuto nell’indirizzare eventuali riduzioni di spesa nella Pa, e deve andare a tagliare nella politica, dove c’è molto da tagliare”.
E a Torino la Cisl Fp ha organizzato per domani una giornata di informazione sulla spending review. “Il giudizio sulla manovra del governo è fortemente negativo perché le norme che riguardano il pubblico impiego sono del tutto ingiustificate – dice il segretario provinciale, Gian Piero Porcheddu – Il comune di Torino ha speso nell’ultima legislatura 5,5 milioni di euro per staffisti e dirigenti a contratto. Si stima che l’attuale amministrazione non sarà da meno e invece di risparmiare spenderà per i cinque anni del mandato circa 8,5 milioni di euro: tre in più del suo predecessore”. Porcheddu fa anche gli esempi della Sanità. “Per l’affitto dell’area di formazione e dei corsi di laurea sanitari di via Rosmini, a Torino – dice – si spendono 1,4 milioni di euro l’anno e per la palazzina di via Nizza, sede dell’ufficio Tecnico, Economato e Patrimonio, altri 700 mila euro. Tutti soldi che potrebbero essere risparmiati ricollocando facilmente questi servizi negli spazi vuoti di Molinette e vecchia sede del San Giovanni, se non addirittura al Sant’Anna o al CTO”.

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