“Siamo pronti ad un serio confronto per una vera riorganizzazione della Pubblica amministrazione che dia prospettiva e dignita’ al lavoro pubblico e garanzia dei servizi ai cittadini. Ma niente tagli del personale, o sara’ mobilitazione a tappeto in tutte le citta”. Lo ha dichiarato il Segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni in vista dell’incontro tra governo e parti sociali sulla spending review, che si tiene oggi a Palazzo Chigi.
“Giù le mani dagli statali o sarà mobilitazione” avverte dunque Bonanni dicendo un no categorico ai tagli lineari, “che fanno solo danni, a cominciare dal personale, che in questi anni ha gia’ pagato il prezzo della crisi. Chiediamo invece di combattere gli sprechi, con una ristrutturazione della Pa che passi attraverso il riordino delle amministrazioni e delle istituzioni. Vogliamo una discussione puntuale e siamo disponibili alla cooperazione nel quadro di un nuovo impianto che non preveda tagli lineari”. E al Governo tecnico di Monti il Segretario della Cisl chiede di “agire contro gli sprechi effettivi senza fare l’errore di dare in pasto all’opinione pubblica fatti solo clamorosi. Vogliamo un esame dettagliato sulle misure di risparmio innanzitutto, – sottolinea – su come si possono sistematizzare gli acquisti in tutte le pubbliche amministrazioni, su come combattere ogni spreco. Ma quello che ci interessa di piu’ e’ la ristrutturazione delle istituzioni e delle amministrazioni”.
Per il leader della Cisl i tagli lineari più che produrre risparmi produrrebbero ulteriori costi “perchè non combattono gli sprechi e non costruiscono quello che da tempo chiediamo, cioè produttivita’ e funzionalità. Si comincia dalle fondamenta e non dal tetto – ammonisce. Per questo – precisa – ci aspettiamo una proposta complessiva che porti le regioni ad essere più sobrie, le province a sparire ed i comuni ad accorparsi. Dentro questo schema ci aspettiamo un vero piano industriale. Diversamente il taglio per il taglio – osserva facendo riferimento innanzitutto agli organici – costerà di più. Se si spostano le persone, la mobilita’ o la pensione hanno comunque un costo”.
Quanto al vertice Ue, Bonanni considera “positivo il risultato portato a casa” dal premier Mario Monti ma precisa: “Perche’ il risultato stesso non risulti effimero bisogna mettere mano ad un vero governo politico europeo, espressione dei cittadini e ad un solo indirizzo fiscale e di bilancio”.