Roma
Slitta di due anni l’emanazione del testo unico sulla sicurezza sul lavoro. E’ quanto prevede il decreto Milleproroghe. Il Governo ha fatto saltare i due emendamenti della Lega precedentemente accolti che avrebbero abolito la possibilità di eleggere i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza nelle aziende al di sotto dei 16 dipendenti. Tra i settori più interessati alla notizia certamente c’è quello edile. Commenta il segretario generale della Filca Domenico Pesenti: “Siamo estremamente soddisfatti per il ritiro degli emendamenti della Lega Nord. L’edilizia è un settore strutturato in modo tale che vi operano poche grandi aziende ed un numero elevatissimodi piccole e piccolissime imprese, nelle quali gli infortuni accadono con maggiore frequenza. Eliminare due figure fondamentali per la sicurezza sul lavoro come l’Rsl e l’Rlst – sottolinea Pesenti – avrebbe significato cancellare la sicurezza nel 95% delle imprese edili italiane, nelle quali si registra in media una vittima al giorno”. Conclude Pesenti: “Serve un rinnovato impegno unitario del sindacato, per completare l’attuazione della L.81/08 nella sua filosofia innovatrice”. Daparte sua, la Fim dichiara la sua contrarietà a ogni tentativo di “manomissione” del testo unico su Salute e Sicurezza. La linea di lotta tracciata dal sindacato prevede la sospensione di “qualsiasi confronto su questa materia con la Confindustria e il Governo”, poiché – affermano il segretario nazionale Marco Bentivogli e il
responsabile ufficio ambiente salute e sicurezza Gianni Alioti – “ciò che sta succedendo fa venire meno il presupposto del dialogo sociale, cioè la buona fede”.