È passato giusto un anno dall’approvazione, in Consiglio dei Ministri, del decreto che ha modificato il d.lgs. n.81/2008, il Testo unico sulla sicurezza, introducendo per l’edilizia la cosiddetta “Patente a punti”. Quest’ultima, insieme al Durc, rappresenta un vero cavallo di battaglia della Filca, uno strumento che lo stesso Raffaele Bonanni ha definito “l’uovo di Colombo per garantire la legalità ed il rispetto delle regole nel settore”.
La Patente prevede l’attribuzione di un punteggio, ad imprese e lavoratori autonomi, che viene decurtato in seguito a violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro. L’azzeramento del punteggio per ripetute violazioni determinerà il blocco dell’attività. Uno strumento semplice ma efficace che ha il merito di selezionare a monte le imprese, escludendo quelle irregolari e premiando invece quelle con una storia di regolarità e rispetto dei contratti. Ma qual è la situazione ad un anno dalla sua approvazione? “Sul provvedimento sta lavorando una commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro”, spiega il segretario nazionale della Filca, Enzo Pelle, che della commissione fa parte. “Si sta cercando di trasformare in fatti quanto scritto nel Testo unico, che al comma 1-bis dell’articolo 27 prevede che il sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi venga realizzato nel settore edile previa realizzazione e diffusione di uno strumento che contempla l’adozione di un sistema di qualificazione di imprese e autonomi del settore, costruito sulle competenze e conoscenze in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Si recepisce così quanto la Filca Cisl sostiene da tempo – afferma Pelle – e cioè che sulla sicurezza è necessaria la ‘Patente a punti’ per dare valore alla qualità della sicurezza sui cantieri di lavoro”.
La Filca sta cercando di accelerare i tempi, e giungere nel più breve tempo possibile all’esordio della Patente, strumento in cui un ruolo decisivo sarebbe svolto dagli organismi bilaterali: “In edilizia – ha affermato il segretario generale della Filca Cisl, Domenico Pesenti – gli organismi bilaterali sono lo strumento specialistico che può dare qualità alla normativa sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. I comitati paritetici territoriali sono gli organismi che in virtù dell’applicazione e del dialogo continuo possono elaborare con concretezza misure di prevenzione, informazione e formazione, mirate e legate alla realtà lavorativa. Gli stessi organismi paritetici sono il posto ideale per trovare soluzioni applicative concrete, nell’interesse comune di garantire la sicurezza nel settore edile. È questo il soggetto ideale per coltivare la cultura della sicurezza, della prevenzione e tutela nei cantieri di lavoro. Come Filca Cisl – prosegue Pesenti – ribadiamo che il soggetto più idoneo per gestire la Patente a punti sia il sistema degli organismi bilaterali paritetici del settore edile, che di fatto è già uno strumento che opera per dare qualità, regolarità e sicurezza al settore”.
La ‘Patente’ certamente porterà vantaggi a tutti: agli imprenditori virtuosi, che non subiranno più la concorrenza sleale; ai lavoratori, per i quali saranno garantiti i diritti e la sicurezza; ai cittadini, che avranno garanzie sulla qualità dei lavori, per evitare tragedie come quelle dell’Abruzzo. Una grande lezione di civiltà, un toccasana per un settore caratterizzato da un inarrestabile processo di destrutturazione del sistema di imprese, da una forte espansione del lavoro indipendente, atipico, parasubordinato, sommerso ed irregolare e da uno dei più alti tassi di infortuni, due volte più elevato rispetto alla media dell’industria europea.