“Le 4 morti sul lavoro in pochi giorni sono un prezzo troppo alto che le famiglie, la collettività e soprattutto il settore delle costruzioni non possono pagare senza che la politica e le istituzioni facciano un esame di coscienza attento per i mancati indirizzi e controlli, in un settore quale quello dell’edilizia lasciato in mano ad avventurieri e imprenditori improvvisati del momento. La classe politica siciliana ha l’obbligo morale di mettere la parola fine a questa strage”. Lo dichiara Santino Barbera, segretario generale della Filca Cisl Sicilia che aggiunge: “Il comparto edile è diventato il
terreno fertile per il lavoro nero a causa dell’approssimazione e della mancanza quasi totale di controlli ispettivi. Le istituzioni regionali sono responsabili dell’omessa vigilanza nei cantieri dato che continuano a tagliare i finanziamenti destinati agli ispettorati territoriali del lavoro, col risultato che in provincia di Palermo, ad esempio, gli addetti preposti sono meno delle dita di una mano”. “La classe politica siciliana – aggiunge Barbera – la finisca di parlare sempre di cose che interessano solo entourage ristretti e di impegnarsi in lotte intestine fini a se stesse. Si dedichi invece ad affrontare i veri problemi oggi esistenti in campo lavorativo: sicurezza sul lavoro e lavoro nero”. “Se il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta e la sua squadra – conclude Barbera – non sono capaci di affrontare queste difficili problematiche, siamo disponibili con i nostri enti bilaterali di settore ad aiutarli, ma dal presidente ci aspettiamo attenzione e disponibilità, attenzione e disponibilità che fino ad oggi non ha dimostrato a due anni della sua elezione per il settore industriale più importante dell’isola che lui dovrebbe governare”.