“Il governo Crocetta per ovviare ai disastri compiuti colpisce a turno una categoria professionale e sociale. L’ennesima conferma è la decisione annunciata ieri dal vicepresidente Mariella Lo Bello di destinare agli stipendi dei dipendenti delle Province, 10 milioni di euro previsti per la manutenzione delle strade. E chissà la prossima volta quale comparto o settore produttivo pagherà il conto degli errori commessi dall’esecutivo regionale negli ultimi due anni. Sarebbe ora che con senso di responsabilità la Giunta Crocetta la smettesse di giocare con la vita dei lavoratori siciliani e mettesse in atto la tanto annunciata spending review dell’amministrazione regionale, attraverso la quale recuperare, per esempio, le risorse necessarie per garantire ai dipendenti delle Province un diritto sacro come quello dello stipendio “. Lo dichiarano i tre segretari di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil regionali, Angelo Gallo, Santino Barbera e Franco Tarantino che aggiungono: “Noi combatteremo contro questo ennesimo scippo nei confronti dell’edilizia siciliana, chiamando a raccolta non soltanto i lavoratori del comparto, ma il tessuto produttivo, tutti i cittadini e le comunità che stanno pagando a caro prezzo la mancanza di collegamenti decenti nell’isola”. I segretari Gallo, Barbera e Tarantino sottolineano che questo non sarebbe il primo atto del genere del governo Crocetta. “Con la finanziaria di quest’anno – dichiarano – e con le delibere successive, gli oltre 945milioni di euro destinati dal Cipe al settore delle costruzioni, sono stati utilizzati dall’esecutivo regionale per diminuire il deficit del bilancio. E’ inammissibile che una classe politica miope e incapace di programmare, continui a sottrarre investimenti all’edilizia nell’isola, offendendo i quasi 90mila disoccupati del settore e umiliando tutti gli altri lavoratori costretti a fare gli schiavi per paghe da fame e in assenza di minime misure di sicurezza, a causa dei mancati controlli da parte degli organi competenti”.
Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil annunciano la durissima protesta che sarà avviata contro questo provvedimento. “Diciamo basta agli scippi – concludono Gallo, Barbera e Tarantino – manifesteremo per bloccare le continue soluzioni estemporanee di questi pseudo governanti. Sono stati loro a distruggere in pochi anni il settore delle costruzioni che da solo rappresentava oltre il 20% del Pil siciliano e garantiva enormi entrate fiscali e tributarie, con cui introitare risorse di cassa a costo zero da spendere in beni e servizi”.