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SICILIA, LA FILCA CHIEDE DI UTILIZZARE I FINANZIAMENTI PER APRIRE CANTIERI “VERI”

SICILIA, LA FILCA CHIEDE DI UTILIZZARE I FINANZIAMENTI PER APRIRE CANTIERI “VERI”

“L’attivismo mediatico con cui il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, spaccia i 50 milioni di euro come piano straordinario relativo ai cantieri lavoro, offende i lavoratori e le imprese delle costruzioni, che nei giorni scorsi hanno manifestato a Palermo, chiedendo interventi concreti per il settore. E’ un’offesa ancora più grave di quella subita, quando il governatore non ha ricevuto né ascoltato le proposte delle sigle sindacali e datoriali degli edili, preferendo strombazzare il sistema ripetuto dai vari governi, dell’assistenzialismo preelettorale dei cantieri lavoro”. Lo dichiara Santino Barbera, segretario generale Filca Cisl Sicilia che aggiunge: “Se il presidente Crocetta avesse voluto utilizzare i 50
milioni di euro in un piano di lavoro produttivo, avrebbe dovuto rimodularli indirizzandoli ad aprire cantieri veri, per dare lavoro e occupazione a lavoratori veri e imprese vere, concentrandoli magari sulla messa in sicurezza di edifici scolastici e pubblici di cui la Sicilia ha tanto bisogno”. Il segretario generale della Filca Cisl Sicilia ribadisce l’urgenza della definizione, da parte del governo regionale, di un piano di emergenza e di sviluppo per l’isola, che parta dall’edilizia come strumento per alimentare l’economia e il tessuto produttivo siciliano stremato dalla crisi. “Il governatore Crocetta – afferma Barbera -sbandierando il consueto assistenzialismo improduttivo dei cantieri lavoro, ha dimostrato che la sua priorità è quella di ottenere solo benefici elettorali e ha dimostrato di non avere alcuna visione strategica e conoscenza dei bisogni  dell’economia reale siciliana. La stessa contestazione e critica l’abbiamo fatta al governo precedente che ha messo in atto l’esperienza fallimentare dei cantieri lavoro costati 260 milioni di euro. Propagandare, come strumento di sviluppo e occupazione, i cantieri lavoro storicamente utili solo ai sindaci per raccogliere voti, rappresenta una provocazione per i lavoratori edili che sono allo disperazione sociale. E’ ora che il presidente della Regione siciliana e tutta la classe politica dell’isola lo capiscano”.

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