“La Finanziaria regionale è l’ennesima ferita inferta allo sviluppo della Sicilia. Questa manovra privilegia i soliti noti e lascia ancora una volta irrisolti i nodi cruciali delle infrastrutture e del lavoro produttivo”. Così Santino Barbera, segretario generale della Filca Cisl Sicilia, commenta la legge di stabilità che oggi sarà esitata con voto finale dall’Ars. “Nella norma – continua Barbera – non c’è una riga sul completamento delle infrastrutture programmate da oltre 40 anni, come la Nord-Sud, la Siracusa-Gela e non si fa alcun cenno agli interventi oggi necessari sulla Messina – Catania (frana Capo Alì) e sulla Catania – Palermo (viadotto Himera) e a quelli relativi al dissesto degli assi viari interni, di competenza delle ex Province. Nella Finanziaria non si intravede alcun intervento dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Giovanni Pistorio, quindi sorge il dubbio che non abbia alcuna voce in capitolo, o che non abbia avuto la forza politica di far inserire, nella norma, alcun impegno di spesa”. Per Barbera, “la politica adottata dal governo Crocetta è sempre quella di delegare al governo nazionale la soluzione di tutti i problemi della Sicilia, in un perenne commissariamento de facto”. “Il presidente della Regione – aggiunge Barbera – preferisce restare a guardare, in attesa che l’esecutivo Renzi intervenga per sanare tutti i mali della Sicilia. Crocetta non capisce, o finge di non capire, che l’isola è tagliata fuori dalle politiche nazionali di ammodernamento infrastrutturale del territorio, che a stento arrivano forse a Reggio Calabria”.