“Il bilancio del governo Crocetta, già negativo per molti aspetti, può definirsi decisamente disastroso sul fronte dell’edilizia e delle opere pubbliche. Peggio di così non si sarebbe potuto fare”. A dirlo il segretario generale della Filca Cisl Sicilia, Santino Barbera, che rimarca il disinteresse dell’esecutivo regionale verso le infrastrutture e le opere pubbliche. “La giunta Crocetta – aggiunge – ha definanziato opere come il completamento della Nord- Sud, fregandosene persino degli appalti assegnati e mai partiti, quale per
esempio il raddoppio ferroviario Cefalù – Ogliastrillo. E in aggiunta a questo, il rischio incompiuta incombe su altre opere come la Rosolini – Modica e la Palermo – Agrigento, cantiere nel quale i
lavoratori vengono continuamente minacciati di licenziamento per mancanza di programmazione nell’esecuzione dell’opera”.
Il segretario degli edili della Cisl siciliana sottolinea come siano state perse ingenti risorse comunitarie a causa dell’assenza di progetti, e come oltre un miliardo di euro destinato alla costruzione dei depuratori e finanziato con una delibera Cipe del 2012, “sia fermo nei cassetti dell’assessorato regionale all’Energia, nonostante le procedure di infrazione dell’Ue sulla depurazione delle acque, costino centinaia di milioni l’anno”. Negli ultimi cinque anni, come testimoniano le statistiche, sono andati in fumo 100 mila posti di
lavoro nel settore edile, il calo delle imprese è del 27% e la crescita del lavoro nero del 40%. “Il governatore Crocetta – chiosa Barbera – non ha mai voluto incontrare i sindacati del comparto delle costruzioni, limitandosi a meri annunci su aperture di cantieri mai avvenute. Adesso che il sipario sta calando su questa legislatura, l’auspicio è che nella prossima si comprenda la reale importanza dell’edilizia nell’isola, da sempre fra i motori trainanti del Pil siciliano”.