Entro 10 dieci giorni Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil incontreranno l’assessore regionale alle Infrastrutture, Giovanni Pizzo, per mettere a punto una strategia, estesa anche agli altri rami dell’amministrazione regionale, per sbloccare tutti i cantieri delle opere pubbliche siciliane e per pianificare l’utilizzo dei fondi specifici per l’edilizia nel più breve tempo possibile. Questo l’esito dell’incontro svoltosi oggi fra Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, con lo staff dell’assessorato regionale alle Infrastrutture. La riunione è stata preceduta dal sit-in unitario delle tre sigle sindacali, tenutosi stamattina davanti all’assessorato regionale alle Infrastrutture, in via Leonardo da Vinci a Palermo; la manifestazione segue quella del 5 giugno scorso, quando centinaia di edili, insieme a Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, hanno riunito simbolicamente la Sicilia a Polizzi Generosa (Pa). “L’auspicio – dichiarano Antonino Cirivello segretario regionale della Filca Cisl Palermo Trapani e Santino Barbera, segretario generale della Filca Cisl Sicilia – è che finalmente il governo regionale affronti con interventi concreti il tema dell’edilizia e del lavoro nell’isola. Quasi 90mila disoccupati nel settore delle costruzioni, lo stato penoso delle infrastrutture siciliane e il rischio di perdere i fondi per il comparto in caso di mancato utilizzo entro il prossimo 31 dicembre, sono elementi di tale importanza da far suonare la sveglia ad un governo, come quello Crocetta, che fino ad adesso si è limitato solo a annunci mirabolanti in questo clima da campagna elettorale perenne”. “Noi terremo alta la guardia – concludono Cirivello e Barbera – affinché dal successivo incontro vengano fuori impegni concreti, che coinvolgano tutti i rami dell’amministrazione regionale, in modo da evitare ogni tentazione di scaricabarile. E non arretreremo di un passo rispetto alle rivendicazioni degli edili, che vogliono riacquistare dignità e dei siciliani che pretendono infrastrutture efficienti, territori protetti dal dissesto idrogeologico, scuole sicure e centri storici vivibili”.