Al via i lavori di restauro del Teatro Lirico di Milano, chiuso da 17 anni. L’amministrazione comunale ha siglato un protocollo d’intesa sulla sicurezza e legalità con i sindacati confederali di categoria e con Assimpredil-Ance (l’associazione delle imprese) e ha consegnato il cantiere alla Garibaldi, azienda edile di Bari, che avrà 450 giorni di tempo per finire i lavori. L’investimento per le casse pubbliche si aggira sugli 8 milioni di euro.
La struttura, inaugurata nel 1779 su progetto dell’architetto Piermarini (lo stesso della Scala) e rifatta nel 1983 dopo un incendio, è abbandonata dal 1999. L’ultima artista ad esibirsi (il 23 dicembre di quell’anno) è stata la cantante Milva. Da allora sono seguiti diversi tentativi di rilanciarla, tutti naufragati nel nulla. Questa dovrebbe essere la volta buona. “Con orgoglio annunciamo l’avvio del cantiere del Teatro Lirico – ha dichiarato l’assessore ai Lavori pubblici, Carmela Rozza – chiuso da 17 anni: lo abbiamo ereditato nel 2011 abbandonato e semidistrutto, una ferita per la città se pensiamo che è sempre stato il teatro del popolo, un elemento molto forte nell’identità milanese e molto sentito anche nella struttura tecnica del Comune.
II progetto si è avvalso anche del Bim, uno strumento di grande trasparenza in vigore nei paesi del nord Europa e utilizzato perla prima volta da un Comune in Italia, impiegato in tutta l’azione progettuale e realizzativa dell’opera: il controllo della progettazione porterà inevitabilmente a una diminuzione delle varianti di cantiere”. Proprio questo strumento (Bim sta per Building information model), è uno degli elementi di maggiore interesse per i sindacati. “Siamo molto curiosi di utilizzare questa tecnologia che consente di monitorare in tempo reale la realizzazione dell’opera – ha osservato il segretario della Filca Cisl milanese, Alem Gracic -; i dati statistici ci dicono che dove è stata sperimentata gli infortuni si sono ridotti quasi a zero, così come le perdite di tempo nell’avanza – mento lavori. E siamo soddisfatti del protocollo, che prevede una serie di punti a tutela dei lavoratori: l’iscrizione in Cassa edile di Milano dal primo giorno, la formazione degli addetti anche attraverso la collaborazione di CPT ed Esem, gli accessi al cantiere da effettuarsi tramite un sistema di rilevamento elettronico. L’assegnazione di un appalto pubblico di questo rilievo ci fa anche sperare per una ripresa del settore”.
L’accordo garantisce i lavoratori, contrasta l’illegalità e valorizza il ruolo degli enti bilaterali. II Teatro Lirico è sempre stato considerato la Scala del popolo (il sindaco Giuliano Pisapia, intervenuto alla consegna del cantiere, ha tenuto a sottolineare questo aspetto). A lavori ultimati sarà intitolato a Giorgio Gaber. La struttura avrà 1.529 posti, un ristorante panoramico, due sale prove, un palcoscenico d’avanguardia. Gli interventi di restauro sono stati definiti con la Soprintendenza ai Beni architettonici. II Comune ha dato il via anche al bando di gestione. II calendario degli spettacoli dovrà essere all’insegna della interdisciplinarietà: musica classica, teatro, ma anche cinema, concerti rock, danza, balletto.
(Mauro Cereda)