Roma, presso la sede Cisl – sala Storti – con inizio alle ore 10.00
COMUNICATO STAMPA Infrastrutture: la lentezza nella realizzazione delle grandi opere preoccupa il sindacato Solo lo 0,2% delle opere, previste dal programma, è arrivato ad essere compiuto a tre anni dall’entrata in vigore delle Legge Obiettivo. Il dato emerge da uno studio che la Filca Cisl ha commissionato ad Ecosfera sulle infrastrutture in Italia. Dalla ricerca emerge anche che, sul totale delle opere riguardanti la Legge Obiettivo, l’86% dei progetti ha superato lo studio di fattibilità. Di questa percentuale solo il 44% ha raggiunto la fase della progettazione definitiva e il 23% è entrato in quella di gara. Proprio questi numeri hanno provocato nel sindacato una forte preoccupazione e la volontà di dibattere, oggi presso la sede Cisl di Via Po, per fare il punto della situazione, sullo stato di avanzamento delle grandi opere: Tav, Mose, Ponte sullo stretto, autostrada Sa-Rc, ecc.. “Il mercato delle grandi opere – afferma Giuseppe Virgilio, segretario generale aggiunto della Filca Cisl – preoccupa sia per le lentezze con cui avvengono gli investimenti e gli interventi, sia per la tensione finanziaria che si crea nel mondo della politica, delle istituzioni e in quello imprenditoriale, sia per le proteste contro la realizzazione di grandi infrastrutture di uso collettivo, come ad esempio quelle relative alla linea Torino-Lione (Corridoio V) in Val di Susa”. Infatti, tutti i Comuni della zona interessata si oppongono all’alta velocità e alla realizzazione del megatunnel lungo 53 Km sotto il Moncenisio, sia per la validità della scelta progettuale, sia per le modalità con cui il progetto è stato definito ed approvato, sia per la mancanza di un vero coinvolgimento dei rappresentanti locali. “C’è da sottolineare – continua Virgilio – che in altri Paesi europei è previsto l’obbligo della concertazione preventiva, in fase di progettazione di grandi opere, con tutti gli attori coinvolti nell’opera stessa: anche gli enti locali possono dare il loro contributo, in questo modo si evitano intralci nella fase di realizzazione”. “Attraverso le Piattaforme territoriali – conclude Virgilio- il nostro Paese si gioca la sua competitività nella partita della globalizzazione economica e dei mercati. Infatti, la strategia d’intervento che la Comunità europea ha stabilito nella programmazione dei prossimi anni, deve basarsi su tre obiettivi: convergenza e competitività; competitività regionale ed occupazione; cooperazione territoriale europea”. I lavori sono stati coordinati da Domenico Pesenti, segretario generale della Filca Cisl e conclusi da Raffaele Bonanni, segretario confederale Cisl. “E’ un’esigenza del nostro Paese – afferma Bonanni – fornirsi di infrastrutture ma si deve cercare di coniugare l’esigenza della nazione con quella delle popolazioni che vivono nell’area dove verranno realizzati i lavori. Il sindacato deve essere all’interno di queste vicende dal momento in cui nascono, deve essere a monte dei processi e non entrare a situazione già compromessa”. “Ogni qualvolta che si presenta una nuova infrastruttura – conclude il segretario confederale – nascono problemi nell’area interessata sia essa situata al nord, al centro o al sud del nostro Paese, si deve perciò riorganizzare il modo di discutere con le Regioni, con il Governo per sapere anche come vengono impegnate le risorse. Il problema, alla fine, non è solo locale, poiché ogni grande opera ha in sé lo sviluppo del nostro Paese”.