Salviamo l’Italia, ma con equità. Con questo spirito oggi Cgil, Cisl e Uil scioperano insieme per tre ore contro la manovra correttiva. Una manovra iniqua e squilibrata a danno dei lavoratori dipendenti e dei pensionati. I lavoratori del pubblico impiego si asterranno invece per l’intera giornata di lunedì 19 dicembre, dovendo rispettare i termini di preavviso previsto dalla legge sugli scioperi nei servizi pubblici essenziali. Da parte loro, le categorie dei bancari hanno fissato la loro protesta al 16 dicembre.
L’ultimo sciopero generale unitario era datato novembre 2005 contro la manovra del Governo Berlusconi. Osserva Raffaele Bonanni: “Cgil Cisl e Uil si sono ritrovate nel giudizio: questa manovra è davvero pesante e iniqua su tutti i punti, ma in particolare su alcuni”. I tre segretari generali con una lettera inviata al premier Monti chiedono un incontro urgente per riaprire la trattativa. E in questi giorni stanno sollecitando confronto con tutti i partiti per illustrare le proposte di emendamenti, contenuti nel documento comune presentato mercoledì scorso alla Commissione Bilancio di Camera e Senato. Pensioni, casa e fisco, con la lotta all’evasione, sono i temi prioritari da affrontare.
In particolare: il blocco della rivalutazione rispetto all’inflazione delle pensioni superiori a due volte il minimo, la riforma delle pensioni con la stangata sull’anzianità e l’accelerazione del percorso di aumento dell’età delle donne nel settore privato, e la reintroduzione dell’Ici sulla prima casa. Il Governo dovrebbe rivedere questi provvedimenti recuperando risorse dai capitali scudati (aumentando il prelievo su questi), dall’aumento più rapido delle aliquote per i lavoratori autonomi e dalla patrimoniale.