Dopo 12 anni, un nuovo contratto aziendale alla Scaglia spa, l’azienda di Brembilla, in provincia di Bergamo, che già nell’800 produceva telai e accessori per l’industria tessile, poi è passata all’automazione già nella fase pre-informatica. È stato infatti rinnovato ieri l’accordo per il Contratto aziendale: il premio precedente era stato sottoscritto nel 2002 e alla scadenza, nel 2005, non era più stato rinnovato. Nella storica azienda che opera nella produzione di rocchetti, tubetti, componenti vari per l’industria tessile, prevalentemente a livello internazionale, lavorano oggi 40 persone. La Scaglia spa fa parte del gruppo omonimo insieme a Sit spa, Elatech Spa e a Scaglia Indeva Spa.
Soddisfazione per l’intesa raggiunta è stata espressa da FILCA CISL e FILLEA CGIL di Bergamo anche “per il coinvolgimento dei delegati sindacali attraverso incontri di informazione circa l’andamento degli obiettivi determinati con scadenza semestrale. Si ritiene fondamentale che nel gruppo Scaglia si ritorni a parlare di contrattazione di secondo livello”,. “Esistono ancora aziende che, pur lavorando in un settore come quello tessile – hanno commentato Danilo Mazzola della FILCA CISL ed Elena Deponti della FILLEA CGIL -, grazie a continui investimenti e a un’attenta gestione finanziaria, riescono ad essere leader in campo internazionale e a ridistribuire la propria redditività ai lavoratori. Inoltre, l’accordo è un riconoscimento importante dell’impegno e della partecipazione dei lavoratori alla vita dell’azienda”.
L’intesa prevede, per le voci di incremento economico, due parametri variabili, di produttività e redditività. “I contenuti dell’intesa sono stati definiti a partire dalla situazione attuale dell’azienda e modulando i parametri, in modo che il premio possa essere raggiungibile e detassabile” spiegano i due sindacalisti. “Si prevede un riconoscimento economico di circa 600 euro, con un massimo di 900 euro nell’ipotesi migliore. Il premio verrà erogato a partire dal settembre 2019 (anno di maturazione 2018) mentre per gli anni 2017 e 2018 è stata prevista una quota una tantum di 250 euro, che verrà erogata nel mese di dicembre sotto forma di ‘tessera prepagata’ per l’acquisto di alimentari. Per gli anni successivi l’importo sarà oggetto di contrattazione annuale tra le parti”.
Oltre ai buoni spesa, come forma di welfare aziendale, è prevista la possibilità da parte dei lavoratori di devolvere il 50% (e fino al 100%) dell’ammontare del premio al fondo di previdenza complementare di categoria ARCO. “La scelta, oltre che essere dettata dal vantaggio della completa detassazione fiscale della quota versata al fondo pensione, è motivata dal numero elevato di aderenti ad ARCO (oltre l’80%) in questa azienda”. Il premio verrà erogato anche i lavoratori a tempo determinato e in somministrazione con un’anzianità aziendale di almeno 6 mesi. L’accordo sarà valido fino al 31 dicembre 2020 e, comunque, fino alla definizione di una nuova intesa.