Cagliari
Riflettori puntati sul settore edile, in Italia e in Sardegna, durante la due giorni nazionale, organizzata dalla Filca-Cisl a Cagliari oggi e domani, che sarà conclusa da Raffaele Bonanni. Oltre 600 delegati (un centinaio donne) provenienti da tutte le regioni italiane partecipano alla quarta festa nazionale del socio Filca, la più numerosa Federazione Cisl del settore industria: 276.704 tesserati di cui 9.498 in Sardegna.
“Un appuntamento – ha spiegato il segretario generale Cisl Sardegna, Mario Medde – che servirà a richiamare l’attenzione su questo importante settore dell’economia nazionale e anche di quella regionale, di cui può diventare elemento trainante. La presenza di Bonanni – continua Medde – consentirà di informare direttamente gli iscritti su alcune tematiche di rilievo particolarmente attuali: riforma della contrattazione, rapporto con Cgil e Uil, rapporto con il sindacato di Epifani nella vertenza-Alitalia”.
Uno degli interventi più attesi è quello del giudice Renato Giuseppe Croce, che parlerà del problema della sicurezza sul posto di lavoro. Il settore edile è tradizionalmente il più interessato a questa emergenza: l’anno scorso 235 morti in Italia, nel 2008 ne sono stati già contati 132, di cui 5 in Sardegna.
Nel piano di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali in Sardegna per il 2008-2010 nel comparto edile, la regione sarda ha previsto – in una realtà frammentata di 20.752 aziende individuate attraverso le posizioni assicurative territoriali riguardanti 49.390 addetti – di ispezionare attraverso le Asl 1.431 cantieri. “Secondo noi – ha detto il segretario generale della Filca regionale, Renzo Corveddu, affiancato dal segretario regionale Cisl, Giovanni Matta – le strutture Asl sono inadeguate ad effettuare, nell’arco di un anno, tutte quelle visite programmate: 3.389 in 28 mesi, distribuite in 8 aziende sanitarie locali. Si deve tener conto che su 6.462 imprese edili presenti in Sardegna, l’80% sono artigiane pertanto difficilmente ispezionabili perché in costante movimento”.
Sono forti le preoccupazioni sindacali per la situazione tendenziale del settore edile per il biennio 2008-2009. Corveddu ha fotografato la situazione del comparto: i laterizi denunciano una forte flessione delle vendite e una massiccia giacenza di scorte, tanto che la “Sarda laterizi” ha messo in Cig una cinquantina di lavoratori. Ristagna il granito: l’unico segnale importante dai lavori per il G8. Il marmo di Orosei, che viaggiava a vele spiegate, ha visto contrarsi le esportazioni per la crisi del mercato immobiliare spagnolo che assorbiva il 60% del marmo sardo. La flessione negativa del mercato delle costruzioni nell’isola nel 2007 ha interessato tutte le province sarde: -13% nel Cagliaritano, -8 nel Nuorese, -5 nel Sassarese e Oristanese. Il trend negativo prosegue anche nel 2008 con soli segnali positivi per Sassari (+ 3,7%) e Oristano (+ 1,5%), mentre crolla a Nuoro (-12,3%) e rallenta di poco a Cagliari (-0,8%). La flessione degli occupati nel 2008 si attesta intorno al 6,5% rispetto al primo trimestre 2007.
Si allarga, invece, la presenza dei lavoratori stranieri (Europa centrale, Ucraina, Albania) nel settore edile: 1.610 regolarmente censiti dalle casse edili nella Sardegna nord orientale, l’80% in Gallura; circa 200 nel sud dell’isola e altrettanti in provincia di Nuoro. Ma il sindacato stima che almeno altri 2mila lavorino in nero.
Mario Girau