SARDEGNA, BLITZ DELLA FILCA-CISL: OCCUPATA LA SEDE DELLA REGIONE

SARDEGNA, BLITZ DELLA FILCA-CISL: OCCUPATA LA SEDE DELLA REGIONE

Protesta edili SulcisUna ventina di operai del settore edile del Sulcis hanno occupato questa mattina a Cagliari Villa Devoto, la sede di rappresentanza della Presidenza della Giunta regionale. Intorno alle 5:30, dopo avere scavalcato il muro di cinta hanno raggiunto gli uffici dove hanno dato vita ad un presidio. Gli operai, giunti anche da Cagliari, Oristano e dal Medio campidano, protestano contro la crisi dell’area ed in particolare del settore segnato dalla perdita di migliaia di posti di lavoro.

Gli operai chiedono subito il pagamento degli ammortizzatori sociali arretrati. Richiesta avanzata nel corso dell’incontro con il presidente della Regione, Ugo Cappellacci. “La situazione non è più sostenibile, da mesi i lavoratori non ricevono alcun indennizzo e alcun sostegno, le famiglie non sanno più come fare ad andare avanti – ha sottolineato Daniele Mele, segretario edili Cisl del Sulcis Iglesiente – per questo motivo si è deciso di effettuare il blitz con il presidio a Villa Devoto”. Mele ha spiegato anche le richieste che sono state avanzate nel corso della riunione con il governatore: “Abbiamo detto che ci sono lavoratori, di tutta la Sardegna, non solo del Sulcis, che non percepiscono gli ammortizzatori sociali da mesi e ci è stato garantito l’intervento della Regione perché le pratiche vengano evase e mandate subito all’Inps affinché si provveda al pagamento. Abbiamo anche chiesto che per i lavoratori giunti alla seconda o terza proroga della mobilità ci siano i cosiddetti ‘percorsi di utilizzò in modo da assicurare a queste persone, che oggi percepiscono 300 euro, un impegno in modo da poter guadagnare almeno 900 euro”.
regione sardegnaPer Renzo Corveddu, segretario generale della Filca sarda, “in tutto il territorio sta montando una forte disperazione che potrebbe sfociare in disobbedienza civile. Come Filca ci stiamo adoperando proprio per cercare di gestire le iniziative di protesta ed evitare degenerazioni. In Sardegna ci sono oltre 30mila lavoratori interessati da provvedimenti di cassa integrazione in deroga, e di questi 20mila sono edili. Molti sono senza copertura dal 2012”.
Dopo l’incontro con il presidente Cappellacci gli operai-occupanti si sono riuniti in assemblea per decidere se lasciare il presidio e hanno smobilitato il presidio ma resta però alta l’attenzione. Secco il commento di Fabio Enne, segretario regionale della Cisl, responsabile del Dipartimento Lavoro, industria, attività produttive. “Per il momento possiamo dire che c’è una tregua armata – ha spiegato il sindacalista – c’è stato l’impegno del Presidente della Regione a liberare le risorse regionali in una decina di giorni, adesso bisogna aspettare il rispetto di quanto promesso. Faremo comunque pressing nei confronti della Regione affinché si mantengano gli impegni sulla sburocratizzazione e nei confronti dell’Inps perché provveda a effettuare i pagamenti in maniera veloce e rapida. La situazione sta degenerando ed è sul filo del non governo, quindi o si velocizza tutto oppure è il caos”.
 

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