“La 60esima edizione della Fiera del Mobile di Milano, che ha aperto oggi i battenti con ben 2.000 espositori, un quarto dei quali stranieri, assume una valenza positiva per due motivi: il ritorno ‘in presenza’ dopo la pandemia e la conferma della decisa ripresa del settore, che resta un orgoglio del Made in Italy e continua a rappresentare un pezzo importante dell’economia nazionale”. Lo ha dichiarato Enzo Pelle, segretario generale della Filca-Cisl. “I dati del 2021 – prosegue – non lasciano adito ad alcun dubbio: con un fatturato che sfiora i 50 miliardi di euro, dei quali 18 di export, oltre 290 mila addetti e 70 mila imprese, il settore del legno sta conoscendo una nuova fase di sviluppo, anche per l’attenzione sempre maggiore che i consumatori riservano alla sostenibilità e all’ambiente. Una cosa, però, è bene ribadirla: i numeri del settore, le eccellenze che esprimiamo a livello nazionale, il prestigio del quale gode anche all’estero sono soprattutto il risultato del lavoro quotidiano e della grande professionalità degli addetti. Con il loro lavoro rendono l’abitare, il vivere e il lavorare più confacenti alle esigenze specifiche della persona. Un patrimonio prezioso di professionisti veri – spiega il segretario generale della Filca – che con le loro specializzazioni e con il loro operato rendono possibile la trasformazione di progetti in opere dalle fattezze artistiche, contribuendo alla grandezza del design italiano. Ecco perché è necessario promuovere politiche per sviluppare una maggiore partecipazione dei lavoratori attraverso il coinvolgimento delle Rsu. Lo Stato, congiuntamente al mondo del lavoro e dell’impresa, ha il dovere di mantenere e rafforzare queste eccellenze attraverso politiche industriali di lungo termine e garantendo una formazione mirata a realizzare processi innovativi sempre più rispettosi dell’estetica, dell’abitare e dell’ambiente. Il sindacato è protagonista di questi cambiamenti anche nel settore del legno: una maggiore partecipazione dei lavoratori – conclude Pelle – è la via maestra per garantire che la sostenibilità di questo modello sia non solo estetica e ambientale, ma soprattutto sociale”.